Silandro oltre i muri etnici Tassiello di nuovo in giunta 

Val Venosta. La civica “Silandro Futuro” doppia i voti del Pd nel 2015 e ottiene tre seggi L’assessora in pectore: «Al sindaco diamo fastidio, ma l’integrazione è necessaria più che mai»



Silandro. Nel 2015, candidata col Partito Democratico, Dunja Tassiello riscosse 226 preferenze. Stavolta le ha quasi raddoppiate, arrivando anche grazie al lavoro di assessora degli ultimi cinque anni al consenso di ben 425 elettori. E con la civica “Silandro Futuro – Zukunft Schlanders” ha doppiato il risultato del 2015, arrivando con un 15,3 per cento a un pugno di voti dalla seconda lista, la destra tedesca della Süd-Tiroler Freiheit. Niente male per Silandro, dove nel 2011 l’Istat censiva la popolazione di lingua italiana appena nel 5,19 per cento del totale. Il successo di Tassiello e di Silandro Futuro ci parla di qualcosa che si sta muovendo nel capoluogo venostano, un’integrazione e un bisogno di sentirsi rappresentati esplicato alle urne da chi ai muri etnici non ci crede più.

Integrarsi in Alta Venosta.

Assessora in pectore, Tassiello descrive la propria campagna come un’operazione trasparente, sempre tesa alla correttezza. Niente porta a porta, niente sgambetti. L’uso pubblico dei social network e tanta passione, quelli sì. «Negli ultimi cinque anni ho lavorato anche nei finesettimana, ero l’unica a non mettere un orario all’impegno in municipio, perché ci metto il cuore. E lo stesso è valso per la lista: per come abbiamo lavorato, ricercando sempre la propositività e l’armonia, avremmo meritato anche quattro o cinque seggi». Intanto però un seggio alla Svp l’ha soffiato, Silandro Futuro. Da tredici posti in consiglio, la Stella Alpina è passata a dodici. Non è poco, a Silandro, dove il primo scoglio da superare è quello della destra indipendentista, dove una lista interetnica nel vero senso della parola – compaiono anche nomi “stranieri” – deve fare i conti con sentimenti antichi.

La formazione della giunta.

Veniamo alla formazione della giunta. Con Tassiello, nell’aula siederanno la consigliera Simone Koppmann e il consigliere Filippo Manzella, che subentra a Oswald Kofler. Due rappresentanti di lingua italiana e una di lingua tedesca. Abbastanza per un posto in giunta. Qui però arriva l’inghippo. «Prima le giunte erano sempre a cinque. Ma il sindaco Dieter Pinggera mi ha proposto un esecutivo a sette, cioè lui, cinque assessori Svp per evitare problemi col suo gruppo e infine io. L’ultima ruota del carro cui assegnare i compiti che non sono già stati assegnati agli altri? Non si tratta così una persona dopo cinque anni di ottima collaborazione, non si getta fango sulla sua civica così, gratuitamente. A Pinggera dà fastidio che in giunta ci entriamo pure noi, che facciamo anche gli interessi di chi lui non considera. Avere una lista multietnica è importante, dobbiamo muoverci per costruire un mondo solidale e antirazzista. E serve una politica giovane: per far entrare in giunta Monika Wielander il sindaco ha estromesso il giovane e motivatissimo Thomas Oberegelsbacher, di Corces».

Insomma, c’è maretta a Silandro. Ma sembra che una mediazione sia possibile: al rifiuto di Tassiello di una giunta a sette, Pinggera ha rilanciato con sei. E va bene. «A patto che usi la gentilezza di chiamarci tutti, anziché spartire le competenze più importanti solo tra i suoi. A me piacerebbe proseguire col cimitero, e poi c’è il sociale, la sanità, l’ambiente, la cultura italiana, l’integrazione. Tutti ambiti che posso curare con impegno e dedizione e che mi stanno molto a cuore». S.M.













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