La ricerca

I giovani tedeschi e l'Hotel Mamma

A restare a casa con mamma e papà sono soprattutto i figli maschi


Jeanne Perego


Sui vantaggi non si discute: bucato fatto, tutto arriva in camera stirato e profumato di fresco, pranzo e cena regolarmente pronti, magari anche con i piatti preferiti.

E l’affitto?  Per quello è come aver fatto tombola: non c’è niente da pagare, neppure le spese. Questi sono i luoghi comuni sulle motivazioni che spingono i giovani tedeschi a non lasciare la casa in cui sono cresciuti, l’Hotel Mamma, come viene solitamente chiamato. Secondo gli ultimi dati dell’Ufficio Federale di Statistica, in Germania nel 2022 più di un quarto dei venticinquenni viveva ancora con i genitori (27,3%), tra i trentenni la percentuale era del 9,2%. E la stessa organizzazione conferma un’altra convinzione comune: a restare a casa con mamma e papà sono soprattutto i figli maschi che, in media, vanno a vivere altrove a 24,5 anni, mentre le giovani si trasferiscono a vivere da sole a 23 anni. Un anno e mezzo prima, insomma.

L’età media, per tutti i generi, è quindi di 23,8 anni. La tendenza dei giovani adulti tedeschi, statisticamente parlando, è quella di lasciare prima il nido in cui sono cresciuti, nonostante la crisi degli alloggi a prezzi accessibili e il costo della vita che non accenna a smettere di salire. La possibilità di stare in piedi da soli è infatti anche una questione finanziaria. I costi folli degli affitti in molte città e la scarsità di piccoli appartamenti e stanze per studenti rendono il passaggio alla vita indipendente molto più difficile.  Per Klaus Hurrelmann, uno dei più noti ricercatori tedeschi sui comportamenti giovanili, professore alla Hertie School di Berlino, il fatto che i giovani adulti tendono a lasciare prima il comfort dell’ambiente in cui sono cresciuti è un buon segnale che testimonia sviluppo della personalità, maturità e capacità di gestire i rapporti con gli altri. Conferma la fiducia in sé stessi per fare il passo. Il dato dei 23,8 anni come età media in cui i giovani escono di casa fa sì che a livello europeo la Germania sia uno dei Paesi europei in cui il distacco dai genitori avviene più precocemente, secondo quanto riferisce lo studio di Eurostat appena pubblicato che per l’intera Unione Europea indica un’età media di 26,4 anni. Nello specifico, età medie più alte, pari o superiori ai 30 anni, sono quelle registrate in Croazia (33,4 anni), Slovacchia (30,8), Grecia (30,7), Bulgaria e Spagna (entrambi i Paesi 30,3), Malta (30,1) e Italia (30,0).

Per contro i giovani dei Paesi del nord Europa iniziano la vita autonoma mediamente sotto i 23 anni, in Finlandia a 21,3 anni, in Svezia a 21,4 anni e in Danimarca a 21,7 anni. Il professor Hurrelmann ritiene che i giovani dell’Europa meridionale e orientale vivono a casa più a lungo per il maggiore attaccamento a forme familiari tradizionali, inclusa la famiglia allargata.  In Scandinavia, invece, l’accento è sull’individuo stesso. Ma la scelta di convivenza con i genitori nei Paesi dell’Europa meridionale e orientali è spesso dettata anche dagli alti tassi di disoccupazione: dove non si trova lavoro è più difficile, se non impossibile, andare a vivere da soli.

 













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