LA PROPOSTA 

QUELLE BICI E LA PIAZZA 

Buongiorno. Con lo, speriamo imminente, arrivo della bella stagione, torno a segnalare il disagio di chi intende sedersi sulle bellissime e costose panchine nella piazza dell'Università di Bolzano,...



Buongiorno. Con lo, speriamo imminente, arrivo della bella stagione, torno a segnalare il disagio di chi intende sedersi sulle bellissime e costose panchine nella piazza dell'Università di Bolzano, dove, attaccate alle giovani piante di ciliegio si trovano numerose biciclette che impediscono la seduta.

Mi permetto di suggerire di porre lì un paio di cartelli con l'indicazione del divieto di sosta delle bici.

Ricordo che a fianco dell'università esiste un parcheggio bici dotato di ben 150 posti con lacci di acciaio che purtroppo viene solo parzialmente usato. Nel caso comunque tale parcheggio dovesse riempirsi, ve ne è un altro nel cortile attiguo, capace anch'esso di accogliere diverse decine di biciclette. Già nell'autunno 2018 avevo inviato la segnalazione al Centro Civico che si era rivolto all'Ufficio Mobilità il quale aveva dato una risposta ridicola e cioè: ( sic! ) “Non essendo la bici un mezzo dotato di targa, è molto difficile risalire ai proprietari e l'asporto delle biciclette risulta quindi ingestibile”. A tal proposito, desidero far presente che alcune città italiane, per la precisione in Emilia Romagna e Piemonte, si sono dotate di un regolamento comunale che regolarizza la sosta delle biciclette. E qui entro nello specifico:

“La bicicletta legata al palo con il cordino di acciaio che impedisce la libera circolazione dei pedoni sui marciapiedi o dove altro, viene asportata e portata al deposito comunale. Il proprietario del mezzo troverà un biglietto attaccato sul palo dove aveva legata la bici, con le indicazioni per recarsi a ritirare il mezzo e pagare la relativa contravvenzione”.

Pertanto il Comune di Bolzano, per ottenere un certo ordine nei parcheggi, dovrebbe emanare una norma, copiandola magari da quella della città di Novara.













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