Scoppia il caso “firme” 

Verdi e M5S: «Grave abuso utilizzare Stazioni forestali e Comuni» 


di Davide Pasquali


BOLZANO. Una petizione contro il lupo è legittima, ci mancherebbe. Che però a lanciarla sia un assessore provinciale, mettendo a disposizione per la sottoscrizione gli uffici della forestale e invitando i comuni a supportare fattivamente è quantomeno inusuale, tanto da aver spinto i consiglieri provinciali dei Verdi a presentare una interrogazione urgente.

La petizione. L’assessore Schuler - spiegano Dello Sbarba, Foppa e Heiss - ha lanciato una petizione rivolta alla Commissione europea e al governo italiano per chiedere che il lupo non sia più una specie protetta a livello europeo e che per l’Alto Adige sia concesso il “prelievo regolato” del lupo. Lo stesso assessore ha sostenuto attivamente la petizione e in un post sulla sua pagina Facebook ha invitato tutti a sottoscrivere “nel tuo comune o nella tua stazione forestale”.

Già 12 mila firme. «Risulta - chiariscono i Verdi - che sia ai comuni che alle stazioni forestali siano stati distribuiti i moduli della petizione, intestati allo stesso “Assessore all’agricoltura, alle foreste, alla Protezione civile e ai Comuni”». In tre giorni, la sola versione online della petizione ha superato le 12 mila sottoscrizioni. Anche Kompatscher ha preannunciato che firmerà.

La forestale. Perché, si chiedono ora i Verdi, «un assessore, che ha tutte le possibilità istituzionali per intervenire presso la Commissione europea e il governo italiano, decide di ricorrere a una petizione popolare? È una ammissione di impotenza, o è campagna elettorale?» È legittimo, proseguono, «che le stazioni della Forestale, un corpo pubblico di polizia, vengano utilizzate come luoghi di raccolta delle firme? Una cosa simile fa parte delle funzioni della Forestale?» Quali compiti concreti, vanno oltre, «hanno le stazioni della Forestale, e il loro personale, nella raccolta delle firme?» Con quale atto la Provincia, o l’assessore, «ha disposto la raccolta nelle stazioni della Forestale e ha autorizzato il relativo personale a prestare la propria opera a questo fine?» E poi: «È stato calcolato il costo che per la Forestale comporta l’eventuale impiego di una parte del tempo di lavoro del proprio personale per raccogliere le firme?».

I Comuni. Inoltre, si domanda: «A che titolo e in base a quale loro funzione vengono raccolte le firme presso i comuni? Sono coinvolti tutti i comuni o solo quelli che aderiscono? Come avviene la raccolta presso i comuni? Quale personale se ne occupa? In base a quale sua funzione? Con quale atto la Provincia, o l’Assessore, ha disposto oppure ha invitato i comuni a organizzare la raccolta delle firme e a utilizzare – se questo è il caso – il proprio personale a questo fine? È stato calcolato il costo che per un comune comporta l’eventuale impiego di una parte del tempo di lavoro del proprio personale per raccogliere le firme per la petizione dell’assessore?»

Il M5S. «Un modo di procedere profondamente scorretto, indice di scarsa cultura del dovere di imparzialità delle istituzioni», commentano i consiglieri comunali di Bolzano del M5S, che hanno chiesto al sindaco Caramaschi di non dar seguito alla sollecitazione di Schuler e «stigmatizzarla come irrituale».













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