Agriturismo, in dieci anni esercizi cresciuti del 14,3% 

Lo studio dell’Astat. Ben 2.680 aziende autorizzate a fornire servizio di alloggio (84,1%) Il 65,4% degli alloggi agrituristici in Alto Adige offre il servizio di solo pernottamento


Davide Pasquali


BOLZANO. Il fenomeno dell’agriturismo nella nostra provincia conferma da tempo una presenza consistente e radicata, che vede anche nel decennio 2007-17 un trend positivo. Dal 2007 al 2017 il numero degli esercizi agrituristici, salvo leggere oscillazioni, è cresciuto costantemente, registrando un aumento del 14,3% per il numero di aziende, in particolare, un aumento del 3,1% per quelle che offrono alloggio, e un +12,5% per gli agriristori. Sostanzialmente stabili invece nello stesso arco temporale le aziende con altre attività agrituristiche (p.es. equitazione, sport, escursionismo). In valori assoluti le aziende agrituristiche passano da 2.789 del 2007 a 3.187 del 2017, quelle con alloggio da 2.600 a 2.680, quelle con ristorazione da 433 a 487 e infine quelle con altre attività da 1.149 a 1.147. Il fenomeno delle aziende con degustazione è sconosci

uto nella nostra provincia fino al 2015, anno in cui si vede per la prima volta la presenza di aziende con questo tipo di attività che passano pertanto da 211 unità del 2015 a 227 nel 2017. Anche le presenze dei clienti negli agriturismi, come emerge dall’indagine sul movimento dei clienti negli esercizi ricettivi, confermano la tendenza alla crescita, passando da 1,7 milioni di pernottamenti del 2007 a circa 2,7 milioni del 2017. Nel 2017 le autorizzazioni per la creazione di nuove aziende agrituristiche sono 96 e le cessazioni di attività sono 59. Rispetto all’anno precedente, aumentano di 2 unità le nuove autorizzazioni, mentre calano di 10 unità le cessazioni. Solamente il 13,1% degli agriturismi sono stati gestiti da donne nel 2017, cioè 418 agriturismi su un totale di 3.187 aziende agrituristiche. Nella vicina provincia di Trento la percentuale più alta (23,5%) si riconduce a un fenomeno dell’agriturismo meno diffuso (109 aziende agrituristiche su 464 aziende totali), mentre a livello nazionale si rileva un buon 36,2% di "aziende in rosa". Nel 2017 si contano 2.680 aziende agrituristiche autorizzate a fornire servizio di alloggio: rappresentano l’84,1% del totale provinciale degli agriturismi e dispongono di 23.775 posti letto, con una media di 8,9 posti letto per azienda. Tra le aziende autorizzate all’alloggio, 1.620 (60,4%) offrono solo ospitalità, 254 (9,5%) abbinano l’alloggio alla ristorazione, 866 (32,3%) arricchiscono l’offerta di alloggio con altre attività (equitazione, escursionismo, sport, ecc.) e 156 (5,8%) associano l’ospitalità con la degustazione. Gli alloggi agrituristici possono offrire uno o più tipi di ospitalità: solo pernottamento, pernottamento e prima colazione, mezza pensione e pensione completa. Nella nostra provincia l’offerta riguarda principalmente il solo pernottamento (1.752 unità, il 65,4% del totale provinciale), il 37,7% offre invece oltre al pernottamento anche la prima colazione, mentre sololo 0,5% propone la mezza pensione e nessuna azienda offre la pensione completa. Nel 2017 le aziende agrituristiche autorizzate alla ristorazione sono 487 (-5,1% rispetto al 2016) e dispongono di 5.457 posti a sedere, pari a 11,2 posti a sedere per azienda. La media nazionale dei posti a sedere è invece di 38,7. Il 43,1% degli agriristori in provincia è autorizzato unicamente alla ristorazione, il 52,2% offre anche servizio di alloggio, il 22,6% completa l’offerta con l’esercizio di altre attività e il 10,5% abbina la ristorazione con la degustazione.

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