Alto Adige «isola felice» ma con 7.000 disoccupati 

Il tasso di occupazione maschile (82%) è assai più alto di quello femminile (66%) Differenze anche nella percentuale di chi cerca lavoro: uomini 2,1%, donne 3,2% 


di Paolo Campostrini


BOLZANO. L'isola tiene. Nel senso che l'Alto Adige continua a tenere le distanze da chi continua (e sono i più) ad avere un rapporto complicato col lavoro: nel 2017 infatti, il tasso di occupazione degli altoatesini tra i 15 e i 64 anni è stato del 74%. Fatti i calcoli, questo significa che il tasso contrario, quello della disoccupazione, è al 2,6%. Ben sotto la media italiana e al livello delle regioni europee meno toccate dalla crisi. Sono alla fine 7mila le persone in cerca di un lavoro.

Questo scaturisce dalla rilevazione stagionale Istat che, in conclusione, ci dice che tre quarti delle persone in età da lavoro sono occupate. Hanno un lavoro o stabile o comunque retribuito. Queste sono le luci. E sono molte.

Ma restano, in penombra, i dati relativi alle relazioni di genere. Andando dentro i numeri, infatti, si scopre che il tasso di occupazione è nettamente più alto tra gli uomini che tra le donne.

I primi sono attestati sull'82% mentre le seconde devono accontentarsi del 65,9%. Questo per una serie di cause che si ripetono ormai nel tempo da decenni, legate alle difficoltà di accesso, alle scarse protezioni sociali in caso di maternità, alla bassa propensione alla carriera e alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro.

Non viene rilevato, in questa ricerca statistica, il dato relativo ai compensi. Ma da altre fonti risulta confermato che gli stipendi degli uomini altoatesini sono ancora più alti di quelli delle donne. In ogni caso anche queste cifre relative al lavoro che scaturiscono dalla rilevazione campionaria Istat concorrono alla formazione della banca dati europea Eurostat.

Quest'ultima pubblica poi le tabelle che raccolgono i dati di tutti i paesi europei e regioni appartenenti all'Unione, nonchè di altri stati, ottenuti attraverso indagini condotte secondo criteri omogenei. Tornando alle cifre altoatesine, il tasso di disoccupazione congiunturale, che viene definito come rapporto tra le persone in cerca di occupazione ed il totale delle forze lavoro, nel terzo trimestre del 2017, oggetto di questa ultima rilevazione, si è assestato dunque al 2,6%. Il tasso per gli uomini ammonta al 2,1%, quello per le donne al 3,2%.

Il tasso tendenziale, cioè la media mobile ottenuta mediando il valore del trimestre con i valori dei tre trimestri precedenti, è invece del 3,5%. Infine, il numero di persone in cerca di lavoro nel terzo trimestre di quest'anno si è assestato, come detto, sulla cifre di 7mila. Un numero che ci conferma collocati agli ultimi posti come numero di disoccupati.

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