Artigiani, il piano per ripartire 

L’appello della Cna. Corrarati: «Si avvii il progetto #BolzanoRiparte. Il Covid-19 può essere un’occasione di rilancio» Le proposte: basta Cosap, incentivi per affitti, piano famiglie, tavoli di lavoro per attuare ecobonus e smartworking


davide pasquali


Bolzano. «Apprezziamo l'impegno dell'amministrazione del capoluogo, nella legislatura in corso, per liberare il bilancio comunale dai debiti e per affrontare l'emergenza Covid-19 con tutte le misure urgenti del caso. Adesso, però, riteniamo che sia giunto il momento di programmare una ripartenza della città in linea con il quadro provinciale, ma con misure che tengano conto della diversità del tessuto economico e sociale del Capoluogo e del fondovalle rispetto alle valli. Adesso è il momento di spendere. Se necessario, anche indebitandosi con appositi strumenti di finanza pubblica». Lo afferma Claudio Corrarati, presidente della Cna .

L’esempio di Trento

Gli artigiani prendono spunto dal fatto che il Comune di Trento sta varando una manovra di 6 milioni di euro che comprende l'occupazione suolo gratis per le attività economiche, sostegno alle famiglie, interventi sulla mobilità resa più difficile dalle limitazioni per la sicurezza e dal distanziamento. «Una riflessione dovrebbe essere fatta anche a Bolzano - prosegue Corrarati - con la consapevolezza che le elezioni sono vicine, ma non per questo ci si può sottrarre all'individuazione di misure comunali che integrino l'ampio quadro di interventi provinciali. Il capoluogo potrebbe pensare per i prossimi mesi ad un programma #BolzanoRiparte, mettendo insieme le proposte del mondo economico, delle associazioni sociali, culturali e sportive, delle forze politiche, dei cittadini, attraverso processi partecipativi già sperimentati con buoni risultati nella realizzazione del Pums».

Un elenco di proposte

Le attività commerciali, compresi i mercati, e i pubblici esercizi soffrono, ma l'amministrazione sta imponendo loro vincoli anziché sostegno concreto. Proposta: azzerare la tassa occupazione suolo pubblico per almeno un anno.

È indispensabile monitorare gli spazi commerciali che pian piano si svuoteranno per agevolare il ricambio e gli investimenti privati. Proposta: agevolare gli insediamenti su locali sfitti con aiuti economici comunali.

Le famiglie hanno necessità di avere un quadro chiaro su come organizzare l'estate e gli spazi per i giovani, tenendo conto di situazioni lavorative stravolte che imporranno sacrifici anche nei mesi in passato destinati alle ferie. Proposta: piano omnicomprensivo con il coinvolgimento di tutti i soggetti pubblici e privati.

Sfruttare l'ecobonus al 110% per ristrutturazioni e risanamenti stimolando interventi su edifici privati e pubblici. Proposta: definire un programma shock di lavori coinvolgendo amministrazione pubblica, associazioni, condomini.

Mappare con Provincia, enti e società pubbliche e aziende quanti posti di lavoro sono gestibili in modalità smart working, affinché si possa limitare l'impatto dei pendolari sulla città. Proposta: campagna di mappatura, sensibilizzazione e incentivi per passare da una condizione di straordinarietà dettata dall'emergenza ad un modo nuovo di lavorare e spostarsi.

Sostegno alle società culturali e sportive che oggi si affidano molto a risorse provenienti dal mondo economico con un coinvolgimento del sistema cooperativo. Proposta: contribuzione straordinaria mirata.

Alcune sperimentazioni sulla viabilità, ad esempio la riapertura di viale Trento, necessitano di maggior tempo prima di decidere se mantenerle e/o potenziarle allargandole ad altri asset viari della città; la digitalizzazione non è necessaria solo per cittadini e le imprese ma deve essere anche un'occasione per la città e l'apparato amministrativo. Proposta: check panel per indirizzare il traffico.

Si preme sul Pums

«Parallelamente alle misure che nascono dall'emergenza Covid19 - aggiunge Corrarati - ricordiamo che l'iter del Piano urbano della mobilità sostenibile deve trovare rapida conclusione per gettare le basi degli investimenti dei prossimi 10 anni. Occorre, inoltre, riprendere in mano il Patto Comune-Provincia e decidere una volta per tutte il futuro delle grandi opere come la circonvallazione-variante alla SS12, l'A22 in galleria, il raddoppio di viale Trento e la galleria di Monte Tondo».

Covid, un’opportunità

«Oggi vediamo una città che cerca di affrontare l'emergenza - analizza il presidente Corrarati - ma vorremmo che da subito si provasse a determinare come il Covid19 può impattare sul capoluogo e sui quartieri. Occorrono non solo soluzioni per il domani, ma anche interventi immediati di sostegno e agevolazioni per affrontare adesso la ripartenza. In questo contesto, è necessario accelerare la digitalizzazione di città e cittadini, intervenendo su una semplificazione dei processi amministrativi che faciliti la vita a imprese e famiglie, consentendo di colloquiare meglio e in modo più snello con l'amministrazione pubblica. Viviamo in una città - conclude il presidente di Cna - che prima del Covd19 non aveva debiti ed è virtuosa, ma che dopo questa emergenza deve valutare bene su quali investimenti puntare, anche attivando se necessario, come fanno le nostre aziende, un indebitamento finalizzato al rilancio globale».













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