Confidi, 2016 col segno più Aumentano soci e capitali

Gli aderenti al consorzio sono saliti fino a toccare quota 724 (+3,5 per cento) Sono cresciuti (14,5%) pure i finanziamenti garantiti, attestati a 209,1 milioni



BOLZANO. È stato approvato all’unanimità il bilancio 2016 di Confidi Alto Adige presentato scorso all’assemblea delle imprese socie riunitasi a Castel Mareccio a Bolzano. Erano presenti all’appuntamento anche rappresentanti di organismi finanziari ed economici, dell’amministrazione provinciale e di Bankitalia.

In tale ambito è emerso che l’interesse verso Confidi è in continuo aumento ed è sancito sia dalle 724 imprese aderenti (+3,5%), sia dai volumi amministrati che si attestano su 209,1 milioni di euro relativamente ai finanziamenti garantiti (+14,5%) e 60,7 milioni di euro relativamente alle garanzie rilasciate (+17%), segnando nuovi picchi storici per la cooperativa di garanzia. Sul fronte dell’operatività, non considerando rinnovi e/o revisioni, sono state concesse 172 nuove pratiche di finanziamento assistite (+25,5%) per complessivi 70,6 milioni di euro (+68%) con un controvalore di rischio assunto pari a 20,8 milioni di euro (+62,5%).

La crescita del sostegno di Confidi ai propri soci vecchi e nuovi ha intercettato sia le esigenze di liquidità e circolante e sia quelle di investimento e consolidamento. Proprio il fabbisogno di investimenti, ritenuto strategico, ha trovato sponda in coperture più elevate e a prima richiesta, quindi maggiormente bancabili. Ciò è stato possibile anche grazie a plafond dedicati e fondi assegnati dagli enti sovventori. I nuovi principi contabili introdotti dal Provvedimento di Banca d’Italia il 2 agosto 2016 in coerenza con il decreto legislativo 136/2015 hanno ispirato una politica di bilancio ancora più prudente. Ciononostante, patrimonio e fondi gestiti si mantengono pressoché stabili. Le leve patrimonio su garanzie pari a 1 su 3 e patrimonio su finanziamenti garantiti oltre a 1 su 12 confermano la solvibilità della struttura e la capacità di generare finanza con i mezzi disponibili.

Il contesto rimane delicato, sebbene in leggero miglioramento. Riprova ne è l’incidenza delle garanzie non performing prestate su crediti in sofferenza scesa dall’8,1% al 5,8%. L’indice medio di insolvenza entro il 2% rimane su livelli sopportabili.

I settori maggiormente garantiti risultano i servizi (23%), l’edilizia (23%) e il metalmeccanico elettrotecnico (20%); a seguire legno/arredi, termosanitario, alimentazione, arti grafiche, autotrasporto, ecc. Tra le zone, spicca il comprensorio di Bolzano (35%) seguito da Val Pusteria (18%), Bassa Atesina (11%), Merano / Burgraviato (11%), Valle Isarco (10%), Val Venosta (7%), Gardena e Badia (5%), ecc.

Nel corso del 2016 è avvenuto anche il cambio di sede, ora in Via del Macello 30 presso City Tower. Il presidente Repetto commenta: “Il trasferimento nei nuovi uffici non ha arrestato la crescita della nostra cooperativa di garanzia. Anzi pare avere dato ulteriore impulso all’attività che continua ad evidenziare la propria effervescenza. I numeri sono una sintesi delle nostre performance, tuttavia al centro rimangono i soci, quindi le imprese locali con i loro progetti ambiziosi e le loro temporanee fragilità”. Gli fa eco e conclude il direttore Christanell: “Sempre di più Confidi è percepito come partner, non solo semplice garante. I feedback che stiamo ricevendo ci stimolano a fare ancora meglio e di più: anche per il 2017 si profilano importanti novità, quindi benefici aggiuntivi per le Pmi aderenti”.













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