Enti pubblici, snellimento al via

Deciso l’accorpamento in un’unica società di Bls, Tis, Eos e Smg. Plauso di Assoimprenditori


di Maurizio Dallago


BOLZANO. Un’unica società al servizio dell’economia altoatesina. In futuro di innovazione, internazionalizzazione e promozione dell’Alto Adige si occuperà un unico ente comprensivo degli attuali Bls, Alto Adige Marketing (Smg), Eos e Tis. Decisione nell’aria da tempo e presa ieri dalla giunta provinciale per razionalizzare e rendere più efficaci gli investimenti pubblici. Allo stesso tempo è stata soppressa la Fondazione per l’innovazione, invero mai operativa, i cui «denari» finiranno nel calderone del fondo di rotazione per le imprese.

Sono attualmente quattro gli enti strumentali pubblici operativi come società di servizio nel comparto economico: l'agenzia di marketing del sito economico Bls, la società attiva nel turismo Alto Adige Marketing, il Tis come servizio all'innovazione e l’Eos (Camera di commercio) che affianca le imprese locali sui mercati extraprovinciali. Nelle ultime settimane la giunta provinciale ha studiato in dettaglio la situazione alla luce di un possibile accorpamento delle società, per favorire l'efficienza anche attraverso una nuova struttura organizzativa che non comporti diversi cda, diverse sedi, varie direzioni, contabilità e ripartizioni personale. «C'è stata anche un'analisi interna condotta dalle stesse società per verificare dove sussiste un potenziale di sinergia», spiega il presidente della Provincia Arno Kompatscher.

Il risultato: per evitare in futuro doppioni, migliorare la comunicazione e impiegare le risorse pubbliche nel modo più efficace possibile, i detentori di quote nelle quattro società (Provincia, Camera di commercio e in piccola parte Comune di Bolzano) hanno concordato di accorparle in una unica. La delibera di ieri della giunta conclude la prima fase, ora si avvia la seconda, quella relativa all'attuazione della decisione. Un passo, ha sottolineato Kompatscher, che sarà compiuto in stretta collaborazione con le categorie interessate dell'economia, «per arrivare a definire assieme una struttura organizzativa della nuova società che possa lavorare bene a vantaggio di tutto il comparto e del territorio». Per garantire un riassetto adeguato sarà necessaria ovviamente una fase di transizione.

Quella di accorpare le quattro società in un unico ente era una proposta già uscita nei mesi scorsi da Assoimprenditori che aveva pure lanciato l’idea di chiamarla «Alto Adige Futuro Spa». «Chiediamo da tempo un cambio di mentalità a tutti i livelli, senza tabù. L'economia non si vuole certo sottrarre a questo ragionamento, che dovrà essere applicato anche a tutti gli altri settori», così il presidente Stefan Pan.













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