Euregio, nasce la rete per il lancio delle start-up

Vertice con Kompatscher e gli assessori Olivi (Trentino) e Zoller-Frischauf (Tirolo) «L’obiettivo è coinvolgere almeno 100 membri attivi e sessanta investitori»


di Renato Brianti


BOLZANO. Una sinergia ormai collaudata - quella tra l’Alto Adige, il Tirolo e il Trentino - che adesso si intensificherà ulteriormente convergendo gli sforzi in un sito economico dell'Euregio. Nell'incontro di ieri fra il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher e i due assessori all'economia Patrizia Zoller-Frischauf (Tirolo) e Alessandro Olivi (Trentino) si è valutata nel concreto la possibilità di convergere gli sforzi delle rispettive agenzie di sviluppo, ovvero Standagentur Tirol, Trentino Sviluppo e Idm Alto Adige nella creazione di un portale comune in grado di integrare, start up, investitori e idee. L’obiettivo è coinvolgere almeno 100 membri attivi e 60 investitori. Sono ipotizzati 300 progetti entro il 2019 per oltre 100 cooperazioni che potranno utilizzare un finanziamento di circa un milione di euro.

Anche l'Ue farà la sua parte con un finanziamento di 752.000 euro previsto per il programma interregionale Italia-Austria. «Adesso che è stata costruita l'Euregio - esordisce Arno Kompatscher - dobbiamo riempirla di contenuti e riusciremo a farlo anche nel mondo economico per favorire la collaborazione delle aziende che operano nei tre "Länder" che compongono l'Euregio. Oggi abbiamo parlato di molti temi perché questa cooperazione è già attiva, cercando di individuare soprattutto quei settori che hanno bisogno di una massa critica per operare in modo efficiente. Su uno di questi, quello delle start up, abbiamo messo le basi per un progetto molto concreto in grado di accompagnare i nuovi imprenditori dall'idea al suo sviluppo produttivo.

Cosa possono ottenere le start up dall'Euregio? «Devono essere messe nelle condizioni di provare le loro idee, anche sbagliando; mentre noi dobbiamo cercare di avere un bacino ampio per poter scegliere tra i progetti che hanno più probabilità di sopravvivere. Bisogna formare una massa critica e per questo lavoreremo in collaborazione, sfruttando anche un contributo della Comunità Europea. Così riusciremo ad avere più idee con più aziende in rete - conclude Kompatscher - in grado di sfruttare queste possibilità per arrivare al prodotto finito. Una possibilità che poi potrà essere ampliata anche alle altre imprese». Per l'assessore tirolese Patrizia Zoller-Frischauf «c'è un duro lavoro quotidiano con il quale possiamo valutare le connessioni fra le varie economie, per verificare cosa funziona bene e cosa meno. Lo possiamo fare lavorando insieme e con le stesse motivazioni, cercando di essere sempre più innovativi su tutti i progetti». Sulla stessa linea anche Alessandro Olivi, per il quale «abbiamo la responsabilità di creare un sistema di relazioni, anche politiche, che metta nella condizione le imprese di sentirsi dentro una casa comune e dove il loro dinamismo tragga origine dalla qualità delle infrastrutture e dal capitale umano, con spazio per chi investe e genera occupazione». «I nostri territori non sono in competizione fra loro, lo siamo con altre parti del mondo perché vogliamo svilupparci mantenendo delle regole comuni: un sistema economico sostenibile con la centralità del suo capitale umano. Vogliamo che il sistema di produttività dell'Euregio - chiude Olivi - sia un differenziale tra noi e chi lavora con basse tutele, con investimenti che siano legati a una comunità e a valori territoriali».













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