Export, le imprese puntano su Usa e Cina 

Rilevazione dell’Ire (Camera di commercio): in futuro si vogliono conquistare nuovi mercati



BOLZANO. Le esportazioni dall’Alto Adige sono in continua crescita dal 2014 e nel 2017 hanno raggiunto la cifra record di quasi 4,8 miliardi di euro. Nella prima metà del 2018 si è registrato un aumento del 2,7 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Per approfondire le cause di questa evoluzione l’Ire (Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano) ha condotto una rilevazione presso le cooperative agricole, le imprese manifatturiere e quelle del commercio all’ingrosso, che assieme generano quasi il 90% delle esportazioni totali. I risultati dell’indagine dimostrano come i principali mercati di riferimento, sia per le imprese che già esportano, sia per quelle che prevedono di farlo nei prossimi tre anni, sono i vicini paesi germanofoni: Germania, Austria e Svizzera assorbono oltre la metà di tutte le esportazioni. Dall’analisi emerge inoltre come oltre un terzo delle imprese preveda aumenti di fatturato all’estero e circa un quinto intenda ampliare la propria presenza a nuovi Paesi nei prossimi tre anni. Gli Stati Uniti e la Cina sono i due mercati extra-europei sui quali le imprese altoatesine intendono puntare nei prossimi anni.

Nonostante i dati sull’export mostrino come le imprese altoatesine abbiano sinora ben sfruttato le opportunità offerte dalla globalizzazione, dalla rilevazione emergono anche alcuni ostacoli sui quali è necessario intervenire.

Le principali difficoltà segnalate dalle imprese che ancora non esportano, ma intendono farlo nei prossimi anni, derivano invece dalla mancanza di partner commerciali e di competenze interne all’azienda. «Per garantire anche in futuro la competitività internazionale delle imprese e dell’economia altoatesina è necessario intervenire con una strategia di lungo termine, incentivando l’accesso delle imprese ai mercati esteri, tutelando la libera circolazione delle merci nell’Ue e sviluppando un’adeguata rete infrastrutturale sovranazionale. Per poter sfruttare al meglio le possibilità di export per le imprese altoatesine sono necessari collaboratori e collaboratrici altamente qualificati e plurilingue», chiude il presidente della Camera di commercio, Michl Ebner.













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