Innovazione del prodotto, l’edilizia è all’avanguardia

Sistemi di climatizzazione, vernici più salubri e materiali alternativi al legno dall’incontro tra il mondo della ricerca (pubblico) e tre aziende altoatesine


di Maurizio Dallago


BOLZANO. Ricerca ed innovazione portano a nuove conoscenze. In questo caso applicate all’edilizia. Il comparto è quella della sostenibilità energetica con il dialogo tra privato e pubblico.

Quando si può dire che un prodotto per l’edilizia è «salubre»? Come risparmiare nel ricambio dell’aria all’interno delle spa? E come migliorare i controtelai delle finestre? Su queste domande legate al comfort in edilizia si sono confrontati i ricercatori di Under Construction - Building Innovation, il metodo che promuove il trasferimento tecnologico e l’innovazione avvicinando ricerca e imprese. Il servizio è stato sviluppato 5 anni fa da Eurac e Tis ed è stato ereditato dalla neo-nata Idm Alto Adige, l’azienda speciale dedicata all’economia altoatesina della Provincia e della Camera di commercio. Adesso i ricercatori, dopo tre mesi di lavoro, hanno presentato i risultati della loro collaborazione con le tre aziende altoatesine che hanno partecipato all’iniziativa: Hofer Group, Naturalia-Bau e Vitralux. «Dall’incontro tra aziende e mondo della ricerca nascono nuove conoscenze che danno nuovi spunti per nuovi prodotti e servizi», sottolinea Hubert Hofer, dirigente del reparto Development di Idm Alto Adige, ricordando le idee d’innovazione sviluppate dai ricercatori di Under Construction. Con il suo focus su imprese e ricerca, il progetto aderisce infatti agli obiettivi di crescita economica locale che si è prefissata la nuova azienda speciale.

La gardenese Hofer Group, che produce anche sistemi di climatizzazione per le aree benessere degli hotel, grazie ai ricercatori di Under Construction ha ora in mano un’idea di prodotto per ricambiare l’aria nelle sale massaggi risparmiando energia elettrica. «Volevamo una soluzione che ci permettesse di sfruttare il trend regionale del godere della natura e dell’aria aperta. - spiega Stefano Vettorazzi, responsabile della progettazione settore wellness dell’azienda - Sfruttando la semplice - e sostenibile - apertura delle finestre per far entrare l’aria, quella che in gergo tecnico si chiama ventilazione naturale». I ricercatori hanno sviluppato per l’azienda il concetto di un sistema automatico a sensori per aprire e chiudere finestre e porte garantendo però il numero minimo di ricambi di aria all’ora previsti per legge. Soddisfatti dei risultati raggiunti dai ricercatori anche alla Naturalia-Bau di Merano, che commercializza soluzioni naturali per l’edilizia. «Finalmente possiamo rispondere alla domanda fondamentale da parte dei nostri clienti - quanto sono salubri i vostri prodotti?» afferma Gianluca Farina, responsabile operativo dell’azienda. Ad oggi non esisteva un sistema codificato e oggettivo per comprendere e comunicare, ad esempio, se è più dannosa una vernice contenente formaldeide o una a base di piombo. Ad ogni prodotto è associato adesso un valore che ne indica la salubrità, determinato tramite criteri oggettivi e su base scientifica.

Infine, alla Vitralux di Brunico, racconta l’ad Josef Blasbichler, da tempo erano alla ricerca di un materiale alternativo al legno per i telai che vengono inseriti nel muro e nei quali si montano le finestre, i cosiddetti falsi telai o controtelai. Il legno, infatti, pur essendo poco costoso, sostenibile e facile da lavorare e da reperire, rischia di essere rovinato dagli agenti atmosferici in fase di montaggio in cantiere. Il team di ricercatori ha quindi sviluppato l’idea per un nuovo falso telaio realizzato con un materiale alternativo, migliorandone al contempo le prestazioni.













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