Legge sugli appalti, gli artigiani plaudono alle semplificazioni

Il presidente Lanz: accolte in buona parte le nostre richieste «Dall’assenza del deposito preliminare alla trasparenza»


di Maurizio Dallago


BOLZANO. Semplificare la partecipazione alle gare pubbliche per le piccole ditte artigiane. Al momento della definizione della legge provinciale sugli appalti è stata questa la più grande ed importante sfida fissata dai vertici di lvh.apa Confartigianato Imprese. Di recente sono state presentate alcune cruciali proposte di modifica ed il testo di legge definitivo.

Al fine di consentire anche alle microimprese ed alle Pmi l’accesso agli incarichi pubblici, i vertici di lvh.apa hanno presentato diverse proposte di modifica, che sono state successivamente inserite nella legge provinciale sugli appalti. «In generale siamo riusciti a ridurre numerose spese, a semplificare le procedure burocratiche ed a migliorare la qualificazione delle stazioni appaltanti», evidenzia il presidente di lvh.apa, Gert Lanz.

A seguire ecco quanto l’associazione di categoria è riuscita ad ottenere in tema di appalti. Negli incarichi per prestazioni edilizie fino a 2.000.000 di euro e negli incarichi di forniture e servizi fino a 209.000 euro non deve essere garantito alcun deposito preliminare. In questo modo al momento della presentazione dell’offerta le aziende non devono sostenere alcuna spesa o sforzo ulteriore per l’istituzione di un deposito o di garanzie bancarie.

La garanzia definitiva per gli incarichi è stata ridotta dal 5% al 2% del prezzo del contratto. Nel caso di presentazione di una motivazione concreta, l’ente committente può anche ridurre la cauzione all’1%. In questo modo le somme risultano decisamente più ridotte rispetto alla legge sugli appalti nazionale, che prevede una quota del 10% in riferimento al deposito in oggetto.

I vertici di lvh.apa hanno salutato positivamente anche la decisione di non prevedere sanzioni per miglioramenti successivi derivanti da elementi o chiarimenti mancanti, incompleti o sostanzialmente scorretti. «Nel lavoro quotidiano gli errori capitano, è importante che venga concessa l’opportunità di rimediarvi», afferma Lanz. L’attuale legge sugli appalti offre dunque una possibilità di correzione successiva dei dati senza sanzioni.

Parimenti significativa è la qualificazione delle stazioni appaltanti, che in una gara rappresentano i principali punti di riferimento per le aziende. «In futuro le gare d’appalto dovranno venire pubblicate in modo più semplice e chiaro, in modo tale da migliorarne l’attrattività e da ridurre il quanto più possibile gli sforzi necessari per la partecipazione. - ha conclude il presidente di lvh.apa - Grazie a questi adeguamenti siamo riusciti a garantire le condizioni base, ora toccherà alle aziende fare la loro parte».













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