Nuove abitazioni, cantieri calati del 20%

Licenze edilizie crollate del 12,7%. Svanite il 5% delle imprese. In calo anche numero di lavoratori e ore lavorate


di Davide Pasquali


BOLZANO. Settore casa in forte sofferenza. Lo testimoniano i dati diffusi ieri dall’Astat su attività edilizia e mercato immobiliare nel 2011.

Nel 2011 sono stati concessi e ritirati permessi di costruire per una cubatura di 3,6 milioni di m³, per due terzi destinati a nuovi fabbricati e per un terzo agli ampliamenti. Rispetto al 2010 si ha una diminuzione del 12,7%, dovuta soprattutto al settore residenziale (-17,4%). Nel contempo le opere ultimate sono calate in un anno del 12,2%, passando da 3,1 a 2,7 milioni di m³. La diminuzione riguarda sia i fabbricati residenziali che i fabbricati non residenziali.

Le abitazioni previste dai permessi di costruire sono 2.619, in calo del 20,6%. Prendendo come riferimento il mese di ottobre per rappresentare l’intero 2011, le imprese iscritte alle Casse Edili sono 1.653 (-5,1% rispetto al 2010). Allo stesso modo diminuiscono i lavoratori attivi (11.136 unità, -6,4%), e le ore lavorate nel corso dell’anno (16,3 milioni di ore, -2,2%).

Il 2011 è stato quindi caratterizzato da una decisa flessione dell’attività edilizia, sia per quanto concerne i permessi ritirati che le opere ultimate.

La timida ripresa evidenziata dal 2010 non è stata confermata: anche le imprese iscritte alle Casse Edili, i lavoratori attivi e le ore lavorate segnano infatti dati negativi. Bolzano è maggiormente colpita dalle difficoltà rispetto al restante territorio provinciale, anche per via della scarsità di aree disponibili a nuova edificazione e per l’intensa attività qui svolta in passato.

La Provincia ha liquidato nel 2011 194,6 milioni di euro per interventi di edilizia abitativa, dei quali 76,3 milioni di euro finalizzati a contributi per la nuova costruzione, l’acquisto e il recupero della prima casa. La modalità di agevolazione più richiesta è rappresentata dai contributi a fondo perduto (71,6 milioni di euro), con un aumento del 15,5% rispetto al 2010. Dietro tale crescita si cela però una fase di incertezza economica: numerosi beneficiari hanno richiesto di ottenere l’importo in via anticipata (prima della finalizzazione dell’iter di trasferimento di proprietà), pur di disporre di un capitale iniziale con cui acquistare l’abitazione.

I valori degli immobili oscillano tra 4.003 e 5.194 euro/m² a Bolzano, e, in media, tra 2.485 e 3.366 euro/m² nel resto della provincia. Rispetto all’anno precedente, si segnala una stabilità sia a Bolzano che negli altri comuni. I valori massimi sono superiori ai 4.000 euro/m² in 14 realtà comunali, comprendenti Bolzano, Bressanone, i relativi comuni di cinta e i comuni turistici dell’area dolomitica.

I canoni delle locazioni ammontano a 12-17 euro/m² al mese a Bolzano e a 6-10 euro/m² nel restante territorio altoatesino. I costi dei terreni, parte fondamentale nella determinazione del valore di un immobile, variano, in centro edificato, tra 287 e 418 euro/m². Nel capoluogo tali costi sono però quattro volte superiori. I valori di mercato di Bolzano ricalcano quanto registrato gli anni precedenti. Probabilmente, data la situazione attuale non positiva del comparto edilizio e immobiliare, nel capoluogo è stato ormai raggiunto il limite massimo per il costo delle abitazioni. Negli altri comuni altoatesini si osserva mediamente una frenata alla tendenza di aumento dei costi delle abitazioni, in atto dal 2003. Non sembra conoscere soste invece la corsa dei prezzi nelle aree turistiche dolomitiche e dell’alta val Pusteria, dove è più sviluppato il mercato delle seconde case.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

l’editoriale

L’Alto Adige di oggi e di domani

Il nuovo direttore del quotidiano "Alto Adige" saluta i lettori con questo intervento, oggi pubblicato in prima pagina (foto DLife)


di Mirco Marchiodi

Attualità