Superbonus 110 per cento, la Cna: prorogarlo al 2023 

Edilizia. Corrarati: «L’incentivo per la riqualificazione energetica degli edifici persegue un duplice obiettivo, riattivare la filiera delle costruzioni e rispettare i target della sostenibilità»



Bolzano. Cna chiede di prorogare il Superbonus 110% almeno fino al 2023. Ed ancora estenderlo agli immobili strumentali all’attività d’impresa, semplificare e snellire le norme e le procedure, incremento di 10 punti percentuali dell’aliquota di detrazione nel caso di sconto in fattura o cessione del credito per gli altri interventi incentivati che non rientrano nel Superbonus 110%, prevedere la facoltà di ripartire la detrazione su 5 anni invece dei 10 anni attualmente previsti, agevolare e velocizzare la regolarizzazione delle pratiche per le piccole difformità urbanistiche. Sono le sei priorità presentate dalla Cna nel corso di un incontro con il sottosegretario Riccardo Fraccaro, e alcuni esponenti delle forze parlamentari, da recepire nella Legge di Bilancio per favorire il reale decollo di una misura che la Confederazione considera strategica. «Cna – afferma Claudio Corrarati, presidente di Cna Trentino Alto Adige - è tra i primi e più convinti sostenitori del Superbonus per la riqualificazione energetica degli edifici e per gli interventi antisismici. L’incentivo tra l’altro rientra a pieno titolo tra i progetti che possono beneficiare delle risorse stanziate in ambito comunitario con il Next Generation Ue. A livello territoriale, ci siamo attivati per fornire alle imprese e ai condomini soluzioni tecniche e finanziarie chiavi in mano. Il Superbonus consente di centrare un duplice obiettivo: riattivare la filiera delle costruzioni con rilevanti effetti positivi sulla crescita economica e accelerare il percorso per rispettare i target sulla transizione energetica».

Le proposte della Cna sono il risultato di una approfondita analisi della disciplina del Superbonus e di una indagine realizzata dalla confederazione presso oltre 2 mila imprese italiane dalla quale sono emerse criticità e complessità normative e interpretative. Le proposte si articolano su punti qualificanti a partire dalla proroga al 2023 ma prevedendo una estensione allineata alla durata del Next Generation Ue per dare un decisivo impulso alla ripresa economica. Cna inoltre chiede una semplificazione e razionalizzazione della documentazione richiesta partendo dal principio che la pubblica amministrazione non chieda atti e documenti di cui è già in possesso. Un ulteriore stimolo sarebbe l’estensione della misura agli immobili strumentali finora ingiustificatamente esclusi. Al riguardo Cna Trentino Alto Adige chiede ai parlamentari della regione e alle Province di Trento e Bolzano di fare azioni di pressing sul governo.















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