Tira l’export altoatesino, in un anno cresce del 4,9%

Nel 2013 le merci esportate sono state pari a 3,86 miliardi di euro complessivi Trend confermato nel primo tremestre 2014, lieve aumento anche in Trentino


di Maurizio Dallago


BOLZANO. Tira l’export dell’intera regione. In particolare quello altoatesino, che nel 2013 è aumentato del 4,9 per cento sull’anno precedente. Passando così dai 3,68 ai 3,86 miliardi di euro. Nello stesso periodo la crescita in Trentino è stata pari all’1,1%: dai 3,23 miliardi del 2012 ai 3,27 miliardi dello scorso anno. Un aumento a livello regionale del 3,1 per cento, pari a 7,1 miliardi di esportazioni complessive nel 2013. Dati resi pubblici ieri dall’Ice, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.

Un ottimo risultato, ottenuto in un contesto di stabilità del numero di esportatori e dunque di aumento del loro valore medio esportato.Tale performance ha consentito al Trentino-Alto Adige di confermare la quota sul totale italiano all’1,8%. In linea con quanto fatto registrare a livello nazionale, le importazioni sono diminuite, contraendosi del 2,8% ed attestandosi sui 5,8 miliardi di euro.

«Il risultato ottenuto nel 2013 dal Trentino Alto Adige - sottolinea il direttore generale dell’ Agenzia Ice Roberto Luongo - è stato confermato anche dai dati del primo trimestre del 2014 che hanno fatto registrare un aumento del 3,0% delle esportazioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente». «Una tendenza - prosegue Luongo - che appare piuttosto diffusa ai vari settori, interessando in particolar modo quelli più incidono sull’ export regionale».

Con riferimento alle aree geo-economiche, l’export della regione nel 2013 ha fatto registrare sensibili incrementi in tutte le aree: dall’1,5 per cento nell’Unione europea, al 20,5% in Asia centrale. Da un’analisi sui principali mercati di sbocco, emerge che solo in 4 si è registrata una flessione, particolarmente rilevante quella in Austria (-4,6%), secondo mercato per la regione.

Tuttavia tale risultato è stato più che compensato dall’andamento nel più importante mercato per l’export del Trentino Alto Adige, la Germania, dove gli acquisti dalla regione hanno fatto segnare un +4,8%. Al di fuori dell’Ue, solo le esportazioni verso la Russia si sono contratte dell’uno per cento, mentre si sono accresciute le vendite sia verso la Svizzera (+8,2%), sia verso gli Usa (+3,4 per cento). L’analisi disaggregata per settori mostra che i principali settori di specializzazione della regione hanno trainato l’export, facendo registrare tassi di crescita sostenuti: dagli alimentari, bevande e tabacco (+2,1%), alla meccanica (3,1%), dai mezzi di trasporto (3,7%) ai prodotti dell’agricoltura, silvicoltura e pesca (+3,5 per cento), alla metallurgia (+7,2%).

Tali andamenti hanno più che compensato le contrazioni fatte registrare in settori più marginali per le esportazioni della regione quali i prodotti minerari (-8,3%), i prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-8,4%), articoli farmaceutici e chimici (-2,2 per cento) e gli articoli in gomma e materie plastiche (-6,6%).

Con riferimento all’interscambio di servizi, nel 2013 il Trentino Alto Adige ha incrementato le proprie esportazioni del 4,8 per cento, per un valore pari a 1,8 miliardi di euro, confermandosi in nona posizione tra le regioni italiane.

A livello nazionale l’export nel 2013 ha subito una contrazione dell’0,1 per cento rispetto all’anno precedente: un dato che fotografa una situazione di stallo.

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