Milano. <mc>[testo]banca ifis per la sua prima operazione di m&a sotto la nuova governance, con il passaggio del controllo indiretto della banca da sebastiano furstenberg a ernesto furstenberg fassio, ha scelto di puntare sulle farmacie, un settore che non ha subito la crisi. l'istituto guidato da luciano colombini si aggiudica il 70,77% del capitale di farbanca per 32,5 milioni di euro, l'ultimo degli asset di banca popolare di vicenza che i commissari liquidatori avevano il compito di dismettere. la banca che dedica i suoi servizi al mondo della farmacia e della sanità ha 450 piccoli azionisti (che rappresentano il restante 29,23% del capitale), ha chiuso il 2019 con un utile netto di 4,1 milioni di euro e crediti verso la clientela pari a circa 598 milioni; un cost/income pari al 43,5% e 36 dipendenti. il suo patrimonio netto è di 65,5 milioni di euro, il cet1 è pari al 16% e le attività ponderate per il rischio (rwa) sono di 409,9 milioni. entrando nell'orbita di banca ifis si rafforza il presidio commerciale, raggiungendo oltre 4.700 farmacie clienti e una quota di mercato del 26%, grazie alla combinazione di credifarma (quasi 2.800 farmacie clienti) e di farbanca (circa 1.900 farmacie clienti). «annunciare l'acquisizione di farbanca in un periodo così complesso è ancora più importante perché rappresenta un segnale di fiducia verso il nostro paese ed è la conferma che nei momenti difficili ci sono opportunità di crescita» dice sebastiano egon von fürstenberg, presidente di banca ifis.