L'EMERGENZA

Coronavirus. Fase 2, quattro tappe per ripartire e anche le vacanze non sono un miraggio

Si comincia con le seconde case nella propria regione. Poi, probabilmente a giugno, si potrà andare altrove



ROMA. Nelle prossime ore, al più tardi lunedì, è prevista una conferenza stampa del presidente del Consiglio Conte per delineare la fase 2 dell'emergenza. 

Dal 4 maggio si dovrebbe essere liberi di girare all'interno della propria regione senza autocertificazione. Questa tra le novità più attese. Un'opportunità che permetterà a molti di iniziare a pianificare delle "vacanze", con la possibilità di aprire le seconde case, almeno all'interno di determinati confini. 

Si potrà inoltre andare a trovare amici e parenti a casa, pur non avendo motivi di urgenza. Non saranno autorizzate feste o cene affollate, ma finalmente, dopo due mesi di lockdown, gli italiani torneranno a vedersi dal vivo e non dallo schermo di un cellulare.

Prevista anche la riapertura di parchi e giardini pubblici: i bambini potranno fare una passeggiata e giocare all’aperto, accompagnati dai loro genitori

Poi, presumibilmente da giugno, si potrà pensare anche al mare. Nelle varie località turistiche ci si sta attrezzando per l'estate, che sarà certamente differente, con distanze e limitazioni, ma non per questo qualcosa a cui dover rinunciare. 

Le tappe sul fronte economico

Salvo altre disposizioni specifiche a livello locale, in generale lunedì 27 aprile si dovrebbe ripartire con silvicoltura, costruzione di macchine agricole, piccoli cantieri navali. Probabile anche il riavvio dei cantieri per scuole, carceri e per le opere contro il dissesto idrogeologico.

Il 4 maggio toccherà a tessile, moda, riapertura dei parchi e dei giardini pubblici, la possibilità di spostamento verso seconde case all'interno della propria Regione.

L’11 maggio il via libera alla vendita al dettaglio. Negozi di abbigliamento, calzature e tutti gli altri esercizi commerciali che finora sono rimasti chiusi. Dovrebbero invece ancora attendere centri commerciali e mercati rionali. Inoltre allo studio la possibilità del via libera alla ristorazione d'asporto.

Lunedì 18 maggio dovrebbero riaprire musei, biblioteche e siti archeologici. L'ha annunciato il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini: "A maggio, non dal 4 ma più avanti, potranno riaprire quei musei e siti archeologici in grado di rispettare le prescrizioni di sicurezza indicate dal comitato". Frabceschini ha bocciato l'ipotesi di plexiglass in spiaggia. Potrebbero anche riaprire bar e ristoranti, gli ultimi nella lista. Ma le misure di sicurezza per il clienti saranno molto stringenti: un metro di distanza dal bancone, due metri tra i tavoli, mascherine e guanti per i camerieri. Trapela poco, infine, su quando potranno riaprire parrucchieri ed estetisti.

 













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