Ilva: Bonelli (Verdi),dura sentenza per chi ha svenduto Taranto

"Inquinamento decennale e istituzioni hanno chiuso gli occhi"

ROMA


(ANSA) - ROMA, 31 MAG - "A Taranto, per decenni, si è inquinato senza che nessuna istituzione locale facesse qualcosa: hanno chiuso gli occhi e legato le mani per non firmare atti a tutela della salute. La magistratura, purtroppo, è dovuta intervenire per fare quello che la politica avrebbe dovuto fare". Così, in una nota, il coordinatore nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, da tempo impegnato in difesa della popolazione tarantina e oggi presente alla pronuncia della sentenza per il processo "Ambiente svenduto" in cui i Verdi sono parte civile. "Tutti sapevano che il 93% della diossina e il 67% del piombo immessi in atmosfera in Italia, - spiega l' ambientalista, - provenivano dall'Ilva di Taranto. Un inquinamento che ha provocato, rispetto alla media pugliese, un aumento dell'incidenza di mortalità e di malattie tumorali tra i bambini e le bambine rispettivamente del 21% e del 54% secondo le indagini epidemiologiche. Nel 2018, alla masseria Fornaro e al quartiere Tamburi, sono stati registrati picchi di diossina del +916%. Tredici decreti Salva-Ilva hanno consentito all'acciaieria di continuare a produrre nonostante le emissioni fuggitive. Decreti che hanno sospeso le leggi sulla sicurezza sul lavoro, come il decreto 92/2015 dell'ex ministro Calenda che fu poi dichiarato illegittimo con sentenza della Consulta n.58/2018". "Una giuria di tutte donne oggi ha emesso una dura sentenza. Eppure, - spiega, - nessuna aula di tribunale potrà risarcire del dolore versato dalle famiglie tarantine. Un sistema politico, amministrativo ed economico ha svenduto la città di Taranto. La vicenda tarantina è il simbolo del fallimento della politica italiana che ha gridato allo scandalo perché era la magistratura a dettare la politica industriale, quando il vero scandalo non era solo lei che nulla ha fatto contro i veleni, ma il dramma tarantino stesso. Alle istituzioni italiane, - conclude Bonelli, - è mancata, e manca, una visione strategica del futuro dal punto di vista industriale, a differenza della Spagna, dell'America, della Germania, dove, a Bilbao, Pittsburgh e nel bacino della Ruhr, sono stati realizzati imponenti progetti di conversione industriale in chiave ecologica, rilanciando occupazione ed economia". (ANSA).













Altre notizie

La città

La rinascita green della piazzetta Schgraffer a Bolzano è completata

L’assessora Chiara Rabini: «Il progetto prevedeva la creazione di un giardino con tavolini e alberi reinterpretato secondo la sua forma originale, tenendo conto di conservazione storica, flessibilità e adattamento climatico. Questo dare un luogo accogliente, verde e vivace alla comunità»

il nuovo corso

WaltherPark, è subito “effetto-Schoeller”: aumentate le richieste di alloggi. Il neopresidente a Bolzano: «Orgogliosi di far parte del progetto»

Prima visita pubblica nel capoluogo della nuova proprietà. Hager: «Stiamo già viaggiando in quinta, ma metteremo una marcia in più» (foto Matteo Groppo)

LE FOTO. La stretta di mano nel cantiere e il saluto alzando il caschetto

L'ANNUNCIO. Confermati i tempi: primavera 2025
L'ACQUISIZIONE. Il gruppo tedesco Schoeller subentra a Signa

Attualità