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Liliana Segre apre la seduta del Senato: «Io qui, a 100 anni dalla Marcia su Roma»

La senatrice a vita: «Il 25 aprile non sia più festa divisiva. Basta al linguaggio dell'odio»



ROMA. La senatrice a vita Liliana Segre presiede la seduta di apertura del Senato, nell’avvio oggi (13 ottobre) della 19ma legislatura.

Segre, 92 anni, sopravvissuta ai campi di sterminio nazisti, ha ricordato il momento “agghiacciante” che l’Europa sta vivendo con la guerra in Ucraina. E ha fatto riferimento alla sua storia personale di ebrea perseguitata dalle leggi razziali fasciste, ricordando che a ottobre cade il centenario della Marcia su Roma. 

La senatrice ha citato la sua esperienza parlando di “quella bambina costretta nel 1938 dalle leggi razziste a lasciare vuoto il suo banco di scuole elementare, e che oggi per uno strano destino si trova a presiedere il banco più importante del parlamento. Provo una vertigine”. 

E ha continuato invitando a superare gli steccati: “Perché certe ricorrenze laiche in Italia devono essere vissute come divisive? 25 aprile Festa della Liberazione, 1° maggio Festa del lavoro, 2 giugno Festa della Repubblica. Sono date che scandiscono un patto tra le generazioni”.

Duro il suo monito contro il linguaggio dell’odio, l’imbarbarimento del dibattito pubblico e la violenza dei pregiudizi. “Mi auguro – ha concluso – che la legislatura veda un impegno concorde a tenere alto il prestigio del Senato”.

La legislatura si apre oggi con l’elezione dei presidenti dei due rami del parlamento: si profila un accordo su Ignazio La Russa (FdI) al Senato e Riccardo Molinari (Lega) alla Camera.













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