La ripresa

Ristoranti riaperti con distanze di 2 metri: la proposta delle Regioni al governo

Ma Confesercenti: “Regole inapplicabili”. Si tratta anche sugli spostamenti tra zone gialle

KOMPATSCHER. "Giunto il momento di parziali riaperture"

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ROMA. Il tema delle riaperture, a partire da bar e ristoranti, ma anche degli spostamenti tra zone gialle sarà al centro oggi pomeriggio dell’incontro tra le Regioni e il governo.

Nella bozza di proposta delle Regioni è prevista la riapertura garantendo 2 metri di distanza tra i tavoli all’interno e un metro all’esterno, mascherine per chi si alza dal tavolo, menu plastificati o digitali. 

Ma le anticipazioni già sollevano critiche. "Bene ridiscutere di riaperture, ma non si comprende come le nuove regole si traducano di fatto in una nuova stretta. La distanza obbligatoria di due metri tra i tavoli ipotizzati sarebbe una restrizione inapplicabile per decine di migliaia di ristoranti - circa il 60% dei locali non ha uno spazio esterno - e praticamente per tutti i bar. E anche dove fosse fisicamente possibile implementare la misura, si ridurrebbe drasticamente la capacità di lavoro dei locali al chiuso, obbligandone migliaia alla chiusura definitiva", commenta il presidente di Fiepet Confesercenti Giancarlo Bianchieri commenta le bozze sulla riapertura delle attività.













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