Sara Netanyahu rimborserà spese per chef

Cancellate così le accuse di frode e abuso di ufficio



(ANSAmed) - TEL AVIV, 29 MAG - La moglie del primo ministro israeliano, Sara Netanyahu, ha firmato oggi un accordo di patteggiamento in base al quale accetta di versare allo Stato una somma di 55 mila shekel (quasi 14 mila euro) come proprio contributo per pasti consumati nella residenza ufficiale in deroga alle regole dell'ufficio del primo ministro. Si conclude così, in tono minore, una vicenda iniziata con clamore due anni fa quando il Consigliere legale del governo Avichay Mandelblit le aveva chiesto di restituire allo Stato una cifra di 360 mila shekel, come rimborso dei pasti confezionati negli anni 2010-13 da chef israeliani per i coniugi Netanyahu e i loro ospiti. In base ai regolamenti, Sara Netanyahu avrebbe dovuto avvalersi dei cuochi della residenza, e non dei più costosi chef esterni.

In base al patteggiamento sono state cancellate le accuse di frode e di abuso di ufficio. Sara Netanyahu, secondo Haaretz, è stata invece ritenuta colpevole di aver "sfruttato intenzionalmente, ma senza elementi di frode, un errore altrui".













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