Tonya, la pattinatrice disposta a tutto

Oscar non protagonista, ritratto choc riabilita sportiva Usa

ROMA


(ANSA) - ROMA, 10 MAR - Gli americani vogliono qualcuno da amare e poi vogliono qualcuno da odiare, in modo semplice. La storia di Tonya Harding, la pattinatrice su ghiaccio protagonista nel 1994 di uno dei più grandi scandali sportivi, racchiude tutto questo e lo sintetizza. Il film Tonya (I, Tonya titolo originale) di Craig Gillespie - in sala in Italia per Lucky Red dal 29 marzo reduce dall'Oscar per la migliore attrice non protagonista (Allison Janey) e dei primi ai Golden Globe e agli Independent Spirit Award, dopo i successi a Toronto e al Roma Film Festival - potrebbe avere per sottotitolo 'una storia americana'. Margot Robbie, che ha anche prodotto il film, si è trasformata in Tonya, la ragazzona dell'Oregon che non ha mai conosciuto abbracci materni ma dentro ha una carica immensa, persino trasgressiva nel mondo delle principesse del pattinaggio. Il film, scritto da Steven Rogers, ricostruisce la favola nera della Harding negli anni '90 (colonna sonora cult) il suo up ai campionati nazionali e il suo down drammatico.













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