>>>ANSA/ Vaccini:aumento coperture ma mancato obiettivo morbillo



(di Livia Parisi) (ANSA) - ROMA, 22 LUG - Crescono, nel 2018, le coperture per le vaccinazioni, obbligatorie e non, mentre prosegue il recupero per i bimbi che non erano stati vaccinati. Ma "continua a destare preoccupazione il mancato raggiungimento dell'obiettivo del 95% per la vaccinazione contro morbillo-parotite-rosolia, nonostante il trend in aumento registrato". E per l'esavalente, ancora 5 regioni sono lontane dalla soglia minima raccomandata.    È quanto emerge dai nuovi dati del ministero della Salute. "È necessario - si legge nel report - proseguire l'impegno, in termini di miglioramento dell'offerta e dell'accesso ai servizi", così come "la capacità di rispondere alle istanze dei cittadini per dissolvere i dubbi sulla efficacia, la sicurezza e l'utilità delle vaccinazioni".    Nel 2018 cresce del +1,38%, rispetto al 2017, la copertura per la prima dose contro il morbillo, ma si ferma solo al 93,2%, a fronte del 95% necessario per eliminare la malattia, mentre Bolzano ha una copertura inferiore al 90%. Per quanto riguarda la copertura a 24 mesi contro la poliomelite, usata come indicatore per le vaccinazioni contenute nell'esavalente (difterite, tetano, pertosse, epatite B, polio e Haemophilus influenzae b), raggiunge il 95,09%, guadagnando un +0,48% rispetto al 2017. Ma se 14 regioni superano il 95% e 2 vi si avvicinano (Valle d'Aosta e Trento), ancora 4 hanno una copertura sottosoglia (Friuli Venezia Giulia, Marche, Sicilia e Veneto). E Bolzano, con l'83%, è lontana dal target. Il trend positivo riguarda anche le coperture vaccinali a 36 mesi e quelle a 48 mesi, rilevati per verificare le attività di recupero nei bimbi non vaccinati: +2,7% l'anti-polio e +7,7% l'anti-morbillo.    Crescono le coperture anche per i vaccini per cui non è previsto l'obbligo: segna un +0,73% l'anti-pneumococcica (che arriva al 91,6% nel 2018) e un +2,3% quella anti-meningococcica (che arriva all'84,9%). I dati saranno confrontati con quelli raccolti tramite l'Anagrafe nazionale vaccini, "non appena sarà stata completata l'acquisizione dei dati di tutte le Regioni, incluse le Province autonome di Trento e Bolzano, al momento in ritardo con la trasmissione", precisa il ministero. È infatti già attiva dall'aprile 2019 l'Anagrafe nazionale vaccinale, nella quale si sta procedendo anche al caricamento dei dati storici" e che, a regime, "conterrà la registrazione di tutte le vaccinazioni effettuate, anche nella popolazione adulta/anziana".    A richiamare l'urgenza di pubblicare dati aggiornati, nel momento in cui in Commissione Sanità del Senato si esamina un disegno di legge che mira a superare l'obbligo introducendo il cosiddetto 'obbligo flessibile', era stato anche l'ex ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che ha legato il suo nome alla legge sull'obbligo vaccinale per l'iscrizione scolastica. "Già la legge prevede di eliminare l'obbligo al raggiungimento delle soglie, ma i dati dimostrano", dice Lorenzin, "che è troppo presto per farlo, visto che ancora non sono stati ottenuti gli obiettivi". "Di cambi di direzione - commenta la deputata Pd Elena Carnevali - non ne abbiamo bisogno. Serve semmai un argine alle campagne No Vax". (ANSA).   









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