Australia: licenza cannabis medica contro scarsezza globale



(ANSA) - SYDNEY, 25 GIU - Un compagnia australiana ha promesso di affrontare la scarsezza globale di prodotti di cannabis farmaceutica di alto grado, riducendone il costo e migliorando la disponibilità su scala internazionale. E' la compagnia THC Global, che ha appena ottenuto dall'ente federale di controllo sui medicinali, Therapeutic Goods Administration, la licenza di coltivazione della pianta e di produzione di olio medicinale, in un esteso terreno a Bundaberg in Queensland, nel nordest tropicale del continente.    Il direttore di THC Global per lo sviluppo e l'agronomia della cannabis farmaceutica, John Hall, ha detto alla radio nazionale Abc che la varietà di Bundaberg è coltivata per avere livelli più alti di cannabidiolo (CBD) dalle qualità medicinali, mentre il Tetraidrocannabinolo (THC) dalle proprietà psicoattive rimane sotto l'1%. "Potremo produrre un olio con tutto il CBD e un contenuto minimo di THC. Siamo totalmente in grado di incontrare la domanda di esportazioni globalmente, perché seguiamo buone pratiche certificate di produzione".    Vicki Kotsirilos del gruppo di medici autorizzati a prescrivere cannabis medicinale in Australia, ha detto che la domanda nazionale è attualmente soddisfatta quasi interamente da prodotti importati. Intanto secondo cifre governative vi sono almeno 200 mila pazienti che avrebbero i requisiti per accedere a prodotti di cannabis medicina di alto grado, mentre le prescrizioni emesse dai medici sono meno di 9000.    Benché la domanda per il prodotto sia in netto aumento, Kotsirilos precisa che viene prescritto solo dopo che si sono esaurite le alternative. "Non è sempre il farmaco miracoloso, non elimina del tutto il dolore e in alcuni casi vi sono effetti collaterali". Osserva inoltre che la concessione della licenza di produzione è il primo passo per facilitare maggiore ricerca scientifica. (ANSA)









Altre notizie



Attualità