Gimbe, fondamentale e' monitorare la densità del contagio



(ANSA) - ROMA, 17 OTT - È fondamentale interpretare la "densità" del contagio utilizzando il numero dei casi attualmente positivi, parametrati alla popolazione residente e non guardando ai numeri assoluti. Lo spiega Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe. Cio', spiega, "perché altrimenti sono sempre le regioni più popolate ad influenzare politica e opinione pubblica sull'andamento dell'epidemia, sottovalutando, o addirittura ignorando quelle piccole dove il numero di contagi è apparentemente esiguo. L'indicatore più affidabile per misurare la densità del contagio e' il rapporto positivi/casi testati".    Attenzione pero', aggiunge, "non il rapporto positivi/tamponi totali che includendo quelli di controllo (circa il 40%) e che sottostima di molto la circolazione del virus". Secondo questo rapporto, con i dati del 16 ottobre, le prime tre regioni con un valore piu' alto sono la Valle d'Aosta (22.8), seguita dalla Liguria (18.8) e dal Piemonte. Calabria (2.7), Basilicata (2.8) e Lazio (4.2) sono invece quelle con densita' minore. Il numero assoluto dei casi vede invece in testa la Lombardia (19.128), la Campania (14.354) e il Lazio (12.317). (ANSA).   









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