Lo shiatsu contro il dolore, benefici per corpo e mente



(ANSA) - ROMA, 12 APR - Accogliere, comprendere e trasformare il dolore attraverso un'antica arte per la salute: lo shiatsu.    Questo il tema al centro del congresso annuale della Fisieo, Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti e Operatori, a Montesilvano (Pescara) fino al 14 aprile e a cui partecipano 500 operatori e insegnanti, scelto perché secondo gli esperti la maggior parte di coloro che si rivolgono allo Shiatsu "presentano una richiesta derivante da un dolore o da un disagio". Lo shiatsu, come spiega Roberto Taverna, uno dei più importanti maestri italiani, è utile nel dolore perché guarda alla persona nella sua globalità. "Il dolore viene spiegato come esperienza che riguarda sia corpo che mente- evidenzia Taverna- e la nostra disciplina, che ha vari stili, guarda alla persona nella sua globalità. Quella tra mente e corpo è una distinzione non nostra".    Lo shiatsu secondo l'esperto è utile sia per il dolore fisico (ad esempio, per quanto riguarda l'apparato muscolo scheletrico problemi come lombalgie, cervicalgie, problemi alle articolazioni sono molto diffusi) che per una sofferenza di tipo psicologico. "Il lavoro che si fa utilizza rapporti biounivoci fra parte interna ed esterna del corpo- aggiunge- dallo shiatsu arrivano gli stimoli per indurre l'organismo a mettere in atto le risorse naturali che ha per ristabilire l'equilibrio all'interno del corpo. La persona sofferente per una malattia o un dolore relativo alla parte emotiva nel rapporto con l'operatore trova un elemento di conforto. Ci si sofferma almeno un'ora e il contatto è dolce". Può essere un aiuto, un trattamento adiuvante, quando si sta male, ma è potenzialmente utile anche quando si sta bene. Ci sono esperienze che riguardano anche bimbi di appena tre mesi ed è utile anche nelle ultime fasi della vita. Attiva un meccanismo che fa stare bene, regolato dal sistema parasimpatico, che lavora con quello simpatico: questo favorisce, oltre che un'attività antinfiammatoria generale anche il rilascio di sostanze come endorfine, dopamina e anandamide.(ANSA).   









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