Con Stuke e Broughton vince l’usato sicuro 

Le corse di ieri. Il sauro di Holcak cambia tattica e in veste di lepre fa sua la Gran Corsa Siepi Dieci anni e non sentirli: il portacolori giallonero macina i sei chilometri del Nazioni e trionfa



Merano. Era la Gran corsa siepi lapice della vigilia e Stuke si è inventato una corsa Grandissima. Sì, proprio con la G maiuscola. Lui che è abituato a venire in fondo sui fuggitivi ha indossato il vestito della lepre inseguito dai cani, e che lepre. Una fuga senza cedimenti, senza errori sui salti, senza mai dare l’impressione di poter essere agguantato e morso. Evidentemente la premiata ditta Matusky-Holcak, fantino ed allenatore sapevano perfettamente che cosa avevano in casa ed hanno agito di conseguenza. Bella la corsa e bellissimi gli ultimi trecento metri con la pattuglia racchiusa in un fazzoletto e con i cuori a battere a perdifiato prima della dirittura finale. Stuke, come accennato, non ha sentito le gambe allentarsi, anzi, le ha mosse come un mulinello e ha fatto il vuoto. Alle sue spalle Beau Saonois ha tenuto alto lo stendardo giallonero di Aichner vincitore due volte in giornata con Gangster de Coddes e Broughton nel Nazioni. È stata la grande sconfitta dei francesi solo terzi e quarti rispettivamente terzi e quarti con Così fan Tutte e l’atteso Candalex mentre Live Your Life nulla ha potuto contro avversari che andavano più forte.

Lo sparo del Gangster.

Dimostrazione di forza di Gangster de Coddes nella siepi d’apertura. Sarebbe stato sicuramente all’altezza di Al Capone e forse avrebbe potuto imboccare la strada della Gran siepi. Ha lasciato che gli avversari gli preparassero la pappa e sull’ultima curva se l’è mangiata in solitudine. Precision Prince è calato e mentre Gangster estraeva la colt Toi Meme raccoglieva il posto d’onore.

Capitomboli.

Oxer in agguato nel memorial Mario Argenton, Premio degli Steeple-Chases d’Italia che metteva di fronte l’élite dei giovani steepler. Il francese Galant du Chenet si riprendeva male cadendo e trascinando nella sfortuna Imperial Red e Santa Klara. Corsa ridotta al lumicino con First of All, favorito netto, che impavido menava le danze e Laldann che gli rimaneva al lato B. Lungo l’ultima curva disperato tentativo di aggancio di Laldann e pronta risposta di First che s’involava per vincere in scioltezza.

Sfida super fra Gr.

Antonio Ferramosca e Riccardo Belluco nella prima Gr in piano. È la dimostrazione che la classe non è acqua. Ha vinto Angel Spring con un volo d’angelo mentre Big Riot ha ripetuto il finale di un paio di settimane or sono. Bella cavallina la vincitrice che ha prontamente riscattato l’ultima uscita quando una malaugurata buca ne aveva interrotto l’azione.

Cross infinito.

Nazioni all’insegna della tradizione con cadute e colpi di scena in serie. Sono partiti in sei e sono arrivati in due, altri tre rimontati e arrivati al traguardo a tempo debito. Complice la triplice con Burrows Lane e West Coast Time che hanno detto addio ai sogni di gloria. All About Cossio aveva aperto la serie delle cadute e Power Zar l’ha chiusa. Ha vinto Broughton confermando la sua stellare condizione. Ha dovuto faticare per debellare la resistenza del francese Vino Royale ma alla fine i “vecchio” di Aichner ha brindato ai lieti calici.

L’altra piana.

Seconda piana e vittoria a sorpresa di Mascarpino e meno a sorpresa di Paolo Urru in sella. Il Gr meranese lo ha sostenuto con energia e nel finale ha respinto Peut Etre Ici e Charmont. Chapeau caro Paolo!

Gran Premio Haglinger.

In chiusura il Gp riservato agli Hagflinger, con il successo di The Beauty: sempre più solido il rapporto fra i biondi cavalli e l’impianto di via Palade.C.M.













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