E ora Hamilton lotta soltanto contro sè stesso e contro i record 

Senza storia. Per il pilota inglese, che ha preceduto Bottas e Leclerc, sesto successo sul circuito «di casa», a Silverstone: nessuno come lui Ha superato così due leggende della F1 come Jim Clark e Alain Prost con i quali condivideva finora il primato di successi sulla storica pista


Italo Perini


Silverstone (gran bretagna). Cinquantadue giri di emozione, spettacolo e passione. Ma alla fine a trionfare è sempre lui, Lewis Hamilton: un uomo solo al comando nel delirio britannico che esulta e festeggia una grande vittoria sul «suo» circuito nella sua nazione. Il cinque volte campione del mondo in partenza prova a farsi minaccioso su Valtteri Bottas, lo supera ma il finlandese restituisce il favore qualche curva più in là. È il preludio di una grande gara che però Hamilton vince grazie alla Safety Car e all’incidente di Antonio Giovinazzi avvenuto nel ventesimo giro: Bottas infatti era già rientrato ai box mentre Lewis era rimasto in pista e quindi approfitta della SC per fermarsi e rimanere al comando. Infila così il sesto successo a Silverstone, mai nessuno come lui, che fino a ieri divideva il primato dei cinque successi con Jim Clark e Alain Prost. «Mi manca il respiro, sono davvero fiero», ha commentato Hamilton appena terminata la gara, mentre Bottas è apparso piuttosto deluso: «Non è stata la mia giornata - ha dichiarato il finlandese della Mercedes - quantomeno il passo gara era molto buono: abbiamo lottato bene e continueremo a lottare perchè non è il momento di arrendersi».

Doppietta Mercedes, l’ennesima in questa stagione, mai in discussione, ma dietro Ferrari e Red Bull hanno dato grande spettacolo: tanti duelli ruota a ruota, sorpassi, contro sorpassi e anche un incidente. Quello che ha visto protagonisti Sebastian Vettel (Ferrari) e Max Verstappen (Red Bull): al giro 38 arriva il sorpasso dell’olandese della RB che si prende la terza posizione, ma il tedesco non ci sta e prova a superarlo nuovamente ma con esiti disastrosi, visto che prende in pieno Max. Gara distrutta per il ferrarista (punito con 10” di penalità) che terminerà sedicesimo, mentre l’olandese riesce comunque a chiudere quinto. «Colpa mia», ha dichiarato nel post gara il tedesco mentre Verstappen si è detto «deluso, ma consapevole che non l’ha fatto di proposito».

La Ferrari però può abbozzare un sorriso perchè si gode un Charles Leclerc straordinario: prima battaglia con Verstappen ruota a ruota per diversi giri regalando emozione pura e poi si rende autore di un sorpasso a Gasly, all’esterno, semplicemente da sogno. Nonostante la strategia quanto meno discutibile (tanto per cambiare, quest’anno, in Ferrari...) il monegasco approfitta del contatto tra Vettel e Verstappen e chiude al terzo posto proprio davanti ad un ottimo Gasly. «È stata la gara nella quale mi sono divertito di più - ha confessato Leclerc - è stato un grande risultato, ma dobbiamo migliorare sulla gestione delle gomme in gara».

Quello che resta però, alla fine, è che Hamilton ormai lotta solo contro sè stesso, contro i record, al limite contro il suo compagno di team, ma per il resto, davvero, questa Formula 1 di emozioni ne regala ben poche e il suo “effetto valeriana” ormai è comprovato da tempo. La situazione in classifica mondiale per quanto riguarda i piloti ci dà Hamilton che continua la sua fuga e si porta a 39 punti di vantaggio sul compagno di squadra Valtteri Bottas, la Ferrari non è nemmeno al terzo posto: è Verstappen infatti sul podio, poi quarto ecco Vettel che adesso ha dietro Leclerc a soli tre punti. Ma per capire la situazione, è meglio guardare la classifica mondiale costruttori: manca poco al «doppiaggio» della Ferrari, seconda, da parte dei leader del marchio stellato...

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