Gerald Burger, il globetrotter per lo sport 

In Alto Adige organizza prestigiosi eventi amatoriali legati alla corsa e alla mtb: «Per migliorare giro il mondo e mi ispiro»



VAL VENOSTA. Se l’Alto Adige può vantare prestigiosi eventi amatoriali legati alla corsa e alla mtb, gran parte del merito va a Gerald Burger, sportivo doc che ha deciso di dedicarsi anima e corpo alla sua Val Venosta. La vita di organizzatore di Gerald è iniziata con il Giro Lago di Resia, l’ultimo degli eventi in programma nell’annata 2018: «Ho iniziato con l’idea di fare una corsa nei dintorni del lago più grande dell’Alto Adige, correva l’anno 2000. Siamo partiti con 120 partecipanti e alla diciottesima edizione ci siamo ritrovati con più di 4000, ogni anno facciamo un nuovo record, merito del lavoro svolto in questi anni che ha portato il Giro Lago di Resia ad essere la manifestazione più importante dell’intero Alto Adige». Una gara che permette di “muoversi agevolmente” anche per quanto riguarda le pratiche logistiche: «Le possibilità sono infinite, anche perché di spazio ce n’è e non c’è alcun limite di concorrenti».

Dal punto di vista personale sappiamo che Burger ha svolto per vent’anni servizio come vigile a Malles e si dedicava al Giro Lago di Resia nel tempo libero, ma non è finita qui… «Poi i ciclisti mi hanno chiesto di organizzare anche una gara di mtb, volevano fare una granfondo in Val Venosta che mancava. Di conseguenza il sindaco di Malles mi consentì di lavorare mezza giornata e non più a tempo pieno, proprio per organizzare il Giro Lago di Resia e la Ortler Bike Marathon. La Coppa del Mondo di skicross fu la mèta successiva, mentre quest’anno per la prima volta ho organizzato a pieno regime anche la Stelvio Marathon».

Sfide sportive che portano anche un importante ritorno economico alla provincia: «Il Giro Lago di Resia porta 1 milione e 200 mila euro solo il weekend della gara, ma contando che c’è chi spesso torna anche d’inverno perché s’innamora dei nostri luoghi le cifre sarebbero ben più elevate». La pratica sportiva che più appassiona Gerald Burger, non ci sono dubbi, è il podismo che è anche il principale hobby ed interesse: «Negli ultimi anni ho avuto poco tempo, mentre ora voglio iniziare a correre nuovamente maratone e mezze maratone. Io sono nato con lo sport, facevo anche sci di fondo da piccolo, ero in una squadra regionale, dopo la carriera fondistica ho fatto il maestro, spostandomi poi nel settore atletica, ed ora ricomincerò a praticarla. Anche nel ciclismo ho partecipato a delle competizioni, quindi diciamo che gli sport che mi piacciono sono gli stessi che praticano gli atleti nelle mie gare».

Qual è il segreto di allestire manifestazioni di successo? «Mi sposto da una manifestazione all’altra in giro per il mondo, imparando dagli altri eventi, ed è per questo che i nostri hanno standard molto elevati». Obiettivi futuri dal punto di vista dell’acquisizione aficionados? «In Italia poche gare di mtb superano i 1000 partecipanti, noi siamo a 1500 ma vogliamo sempre migliorare, diventando tra le più importanti sfide in Italia. Per quanto riguarda la Stelvio Marathon abbiamo avuto 700 partecipanti alla prima edizione, nel 2018 punteremo a superare i 1000, ma è difficile perché la sfida qui è molto dura. Contiamo sul lavoro del nostro Runnerclub Venosta, il quale vanta più di cento soci, ed ogni weekend qualcuno parte a promuovere la nostra gara in giro per l’Italia». Ma anche in questo caso parte del merito va ad una donna: «Mia moglie è colei che mi aiuta di più, si occupa delle iscrizioni, un grande impegno perché tra certificati medici, tessere, pettorali e chi sbaglia ad iscriversi, è diventato davvero difficile!»













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