Ciclismo

Giro delle Dolomiti: a Passo Mendola svetta Unterthurner

Il meranese ex campione italiano precede Gschnitzer, sempre leader, di soli 3”. Tra le donne domina la Meyer



BOLZANO. Il Passo Mendola ha il suo campione: si chiama Stephan Unterthurner. Iscrittosi appositamente per la terza tappa, l’atleta di Marlengo ha messo in riga tutti gli avversari, precedendo di appena 3 secondi il leader della classifica generale, Thomas Gschnitzer. Terza piazza, con un ritardo di 1’03”, per Ludewig e quarta per Rizzi. In ambito femminile, invece, dominio della tedesca Janine Meyer, la quale ha staccato di 2’23” la connazionale Andrea Scharrer (ora seconda in classifica). Sul gradino più basso del podio un’altra tedesca, Carola Skarabela. Resiste, nonostante il tempo strepitoso di Unterthurner (39’53”), il record stabilito nel 2001 da Giuliano Anderlini, che aveva tagliato il traguardo in 38’11.

L’edizione 2016 ha tutta l’aria di riservare grandi sorprese. Dopo i successi di Rizzi (sull’altopiano del Renon) e di Gschnitzer (sul Passo delle Erbe), ecco il trionfo dell’ex campione italiano della salita. Gli uomini di alta classifica hanno venduto cara la pelle anche nella terza tappa, “orfana” di Marina Ilmer. La sfortunata atleta di Ciardes (favorita numero uno) si è infatti ritirata durante la crono di lunedì, a causa di un brutto incidente. Il ritiro dell’altoatesina ha dato via libera a Janine Meyer, saldamente al comando della corsa “rosa”. Da seguire con molta attenzione anche le classifiche di rappresentanza e di merito. A guidare quella dei team la Rsc Niddatal (seconda la squadra norvegese), mentre in quella di merito la Sportler Bike Team non sembra avere rivali.

Nella tappa di ieri, i “girini” si sono cimentati con il Passo Mendola, una delle salite più note tra i cicloamatori bolzanini. La carovana si è mossa alle 8 dalla Fiera del capoluogo e si è diretta a Ponte Adige. Dopo un breve riscaldamento nei dintorni della città, gli atleti hanno raggiunto il bivio di Caldaro in soli 30 minuti. Da qui la crono, conclusasi a Passo Mendola (14,8 km per un dislivello di 909 metri). Definita la “salita dei bolzanini”, la Mendola ha sempre avuto un fascino particolare.

Il percorso agonistico, con una pendenza media del 6,5% e 15 tornanti, non è certamente da sottovalutare. Fino al sesto tornante i ciclisti hanno dovuto fare i conti con una pendenza oscillante tra il 5,5 e il 7% (media del 6,2%). Dopo i primi 8,2 km, però, la strada si è fatta più ripida, con pendenze che hanno sfiorato il 9% e proprio la pendenza notevole ha costituito il primo momento di scrematura dei concorrenti. La carovana si è frammentata in tanti piccoli gruppi, che hanno raggiunto il traguardo alla spicciolata. Il percorso è rimasto erto per altri due chilometri con una pendenza media del 6,9% ed è terminato con un’ultima, impegnativa serie di tornanti (dal settimo al quindicesimo) di 2,35 chilometri, con la medesima pendenza. Dopo essersi rifocillati, i “girini” hanno attraversato Fondo, Passo Palade, Tesimo, Nalles e Vilpiano. Il pranzo è stato servito nel primo pomeriggio, a Bolzano.

Oggi appuntamento con la “storia”. Gli organizzatori hanno infatti in programma la tappa del Quarantesimo, con la cronometro Stenk-Obereggen (5,7 km per un dislivello di 618 metri). Sarà una tappa breve ma intensa: partenza dalla Fiera alle ore 8.30 e ritorno a Bolzano intorno alle 12.35. Al termine della salita i concorrenti che avranno realizzato i migliori tempi assoluti maschili e femminili saranno premiati con il Trofeo del 40° Autoindustriale Mercedes-Benz. In Fiera, poi, si darà il via alle danze: i partecipanti potranno gustare la “torta del quarantesimo” e brindare con dell’ottimo spumante. Non mancherà, inoltre, la musica dal vivo.

Nella giornata di oggi è attesa anche una concorrente curda, che prenderà parte alla Stenk-Obereggen e al “Giro breve” con il suo allenatore. Domani appuntamento da non perdere, con il mitico Passo Stelvio, mentre venerdì sarà la volta della Val di Tires e della Valle San Nicolò (doppia crono: San Cipriano-Passo Nigra e Pozza di Fassa-Valle San Nicolò). Sabato il Colle e non sarà una passeggiata.













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