Hockey semifinali scudetto: Bolzano, falsa partenza ad Asiago

Per il Val Pusteria buona la prima con il Valpellice ma è stata dura



BOLZANO. Val Pusteria e Asiago: buona la prima. Un minuto e mezzo di black-out costa gara-1 ad un Bolzano che sbaglia completamente l’approccio alla partita: i vicentini campioni d’Italia ringraziano sentitamente, anche perchè quando i biancorossi si “svegliano” sono già sotto di tre gol.
Soffre sino al termine il Val Pusteria, che solo nel terzo tempo riesce ad abbattere il muro alzato dal portierone del Valpellice Kevin Regan. Si torna in pista martedì per gara-2. Tra Pontebba e Asiago c’è una bella differenza, e il Bolzano se ne accorge già nella prima sfida della serie di semifinale al meglio delle sette partite. Abituati da quattro partite ad avere in mano il pallino del gioco, ad impostare ritmo e intensità del match a proprio piacimento, i biancorossi si trovano spiazzati dall’aggressività dei campioni d’Italia. Il forechecking dei vicentini toglie il fiato a Egger e compagni, che ci mettono più di 20 minuti ad entrare in partita: quando lo fanno però, gara-1 è ormai già quasi andata. Ma andiamo con ordine. Prima sorpresa alla lettura delle formazioni: coach Insam da fiducia a Rhett Gordon ed esclude il top-scorer Colton Fretter, peraltro a digiuno di reti da 11 partite e quasi due mesi. I padroni di casa pattinano e caricano che è un piacere, i Foxes provano a restare a galla, ma hanno l’acqua costantemente alla gola, e a cavallo di metà frazione affogano. Tre gol in poco più di un minuto e mezzo mandano ko i biancorossi: l’1-0 è frutto dall’imprendibile tiro di polso nell’angolo alto di Borrelli, il bis porta la firma di Matteo Tessari, mentre sul tris di Strazzabosco c’è pure lo zampino di Zaba che si fa sfuggire il disco dal guanto. Il Bolzano prova a reagire, ma è sempre l’Asiago, nonostante il triplo vantaggio, a fare la partita. Biancorossi in crescita nel secondo tempo: Bernard perde l’attimo fuggente in un contropiede solitario, e poco dopo il giro di boa di metà partita arriva il primo squillo con Scandella che approfitta di un errore di DeMarchi, parte in uno contro zero e accorcia le distanze. Quando, poco più tardi, Gordon risolve in rete una mischia davanti alla porta asiaghese, la partita sembra riaperta, ma il capo-arbitro Lottaroli annulla la marcatura (tra le proteste biancorosse) dopo la consultazione dell’instant replay. Nel terzo tempo Bolzano si getta in avanti, Souza e Gordon sfiorano il secondo gol, ma a cinque minuti dalla fine un numero da antologia di Michael Henrich chiude i conti e regala gara-1 all’Asiago.
Contro il Val Pusteria la favola del Valpellice dura “solo” 40 minuti, e i piemontesi il colpaccio riescono solo a sfiorarlo. Oltre 2mila spettatori alla Leitner Solar Arena, il Val Pusteria “accusa” l’assenza dell’infortunato Sirianni, sostituito in prima linea da Loyns, mentre la Valpe deve ancora rinunciare a McDonough e Saviels, ma rispolvera De Frenza. La partita la fanno i lupi, gli ospiti si affidano ad un Regan in forma strepitosa e ai veloci e pericolosi contropiede. Su uno di questi Strömberg è decisivo su Luciano Aquino, mentre il suo dirimpettaio è chiamato agli straordinari in inferiorità su Persson, Oberrauch e Kelly. La pressione pusterese non si attenua nel secondo tempo, ma i lupi difettano di cattiveria sottoporta, qualità che invece non manca a De Frenza: l’attaccante italo-canadese trova in power-play il tocco vincente su tiro di Johnson per il vantaggio ospite che manda in delirio i 150 tifosi arrivati dal Piemonte. I padroni di casa continuano a macinare ghiaccio, e nel terzo tempo vengono premiati: Hofer pareggia dopo due minuti e Desmet in power-play trova il gol-partita. L’empty net goal di Jensen significa il primo mattone verso la finale per il Val Pusteria.













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