Bolzano. Difficile, in una serata come quella vissuta al Palaonda, concentrarsi su quanto avvenuto sul ghiaccio, per la prima uscita in via Galvani del Bolzano di Greg Ireland, che ha chiuso il suo precampionato con la terza vittoria, su tre apparizioni, piegando l'Asiago nella rivincita del match giocato sabato all'Odegar. Nella tana dei Foxes, praticamente deserta, l'argomento della serata per i 200 presenti era uno solo: come si andrà avanti? Quanta gente potrà affollare l'arena biancorossa domenica prossima, in concomitanza con l'esordio in Ice Hockey league previsto contro i Red Bull Salisburgo? Domande, lecite, alle quali solamente nelle prossime ore si potrà dare una risposta.

Intanto, in pista, Bernard e compagni, pattinata dopo pattinata, continuano con riscontri positivi l'operazione “comeback”, dimostrando di avere tanta voglia di crescere in fretta, per riprendere fin da subito il discorso interrotto prematuramente lo scorso marzo, quando il primo Bolzano di Ireland sembrava una macchina perfetta, destinata ad andare molto lontano.

Il passato, però, resterà chiuso nel cassetto. Ma il presente, a cinque giorni dall'esordio previsto a Bratislava, porta con sé buone sensazioni per gli aficionados delle Volpi e indicazioni interessanti per coach Ireland. Il tris di vittorie conta poco, compreso il netto 8-0 con il quale Bernard e soci hanno regolato senza fatica il volenteroso Asiago. Tutto facile, come previsto, ma l'approccio, la voglia di crescere, il powerplay e la voglia di costruire dei biancorossi, hanno fornito al coach canadese riscontri sui quali continuare il percorso di crescita. E in tribuna, nonostante il deserto, chi c'era, ha applaudito in maniera convinta, dall'inizio alla fine. Bene così. Ma da venerdì, sul ghiaccio, si tornerà a combattere per i punti e per la gloria.

Special team sopra le righe

In via Galvani, Ireland ha schierato un Bolzano che molto assomiglia a quello che esordirà in Slovacchia tra meno di una settimana. Senza Catenacci (alle prese con i postumi di una carica rimediata sabato sera), ma con l'esordio dal primo ingaggio di Mike Halmo, i 200 sugli spalti hanno ammirato il “Bolzano tipo”, al quale si aggiungerà anche Fournier e, più avanti, anche gli ultimi due tasselli per la difesa. In attacco, Ireland ha piazzato in prima linea il trio Findlay-Halmo-Insam, quindi Alberga-Frigo-Gazley, Bernard-Frank-Miceli e Deluca-Giliati-Bardaro, con Pitschieler decimo, ma impiegato con frequenza nelle rotazioni. Bolzano ha subito indirizzato la gara, come sempre avvenuto dall'inizio dei test precampionato.

Il primo gol è arrivato da Robertson, bravo ad infilare la gabbia di Vallini con un missile in diagonale da posizione molto defilata. Nel primo tempo, i padroni di casa hanno cercato di tenere alto il ritmo, giocando soprattutto sul perimetro e gestendo il puck con autorità. Nel finale di frazione, è arrivato il bis, firmato dall'uomo più atteso (e applaudito): Mike Halmo. Tiro dalla blu di March e deviazione del “golden boy” con la maglia 91, su corta respinta di Vallini.

Nel secondo drittel, il Bolzano è scappato via, grazie alla nota lieta di questa preaseson: il powerplay. Prima Bardaro, poi Insam, servito da un filtrante poetico di Findlay, hanno firmato il poker, che ha chiuso i giochi con larghissimo anticipo. Il 5-0 è arrivato in penalty killing, grazie allo “specialista” Luca Frigo, stoico a recuperare un disco in forecheking, infilandolo poi alle spalle di Vallini.

Nel terzo tempo, la scena se l'è presa l'ex di turno Anthony Bardaro: uno, due, sempre in powerplay (quattro reti in serata con l'uomo in più per i Foxes), tripletta personale. Ultimo squillo di Miceli, poi tutti sull'ottovolante. Pensando a come si ripartirà.