Il mantra di Sebastiani «Il lavoro ripagherà» 

L’intervista. La sconfitta brucia però l’allenatore biancorosso promuove la prestazione «Creiamo tanto e veniamo castigati al primo errore». Frecciatina per il penalty non concesso



Bolzano. «Lavorare e lavorare. Non possiamo fare altro». Il mantra di mister Sebastiani rincorre veloce i pensieri del tecnico che, al termine della gara, rilegge il racconto di una partita che avrebbe potuto regalare la prima soddisfazione. Invece non è andata così.

«Diciamo che oggi abbiamo messo paura alla Pro sesto ma non è bastato – dichiara il tecnico abruzzese a fine gara – C’è da dire che abbiamo concesso solo due palle gol: la prima ci ha sorpreso con una punizione calciata “subito” e con attaccanti di questo stampo, che sanno in un attimo prendere il tempo e come reagire, c’è poco da fare. Abbiamo subìto gol con una facilità che non dovrebbe succedere. Poi l’avevamo ripresa (la partita, ndr) dimostrando di stare meglio di loro, sia come idee che come condizione. I miei ragazzi hanno giocato una partita mercoledì ma oggi erano freschissimi. Una palla persa in mezzo al campo ed una verticalizzazione ci hanno “uccellati”».

«Però ci sono delle cose che non capisco - continia Sebastiani -: oggi siamo andati in area e in un paio di occasioni avremmo meritato la massima punizione… Non parlo mai degli arbitri e non voglio cominciare a farlo certo oggi. Sicuramente il direttore di gara in alcune occasioni ha visto e riscontrato che non c’era nulla, però voglio osservare che mercoledì scorso il giocatore avversario si è buttato in area ed ha ricevuto un rigore. Queste sono cose che nel calcio capitano, ma mi dispiace per i ragazzi perché hanno lottato. Probabilmente il rigore non c’era, però… la squadra ha lottato anche oggi concedendo poco, è chiaro che questo ritornello dovrà finire prima o poi. Non possiamo andare avanti così. Oggi (ieri per legge) volevamo vincere ma ci siamo ritrovati quasi subito sotto per uno a zero. Abbiano fatto i conti con una squadra che ha cominciato a perdere tempo già all’inizio della ripresa, per cui diventava difficile trovare i ritmi. Nonostante tutto ci siamo riusciti .

Un passaggio riservato a Forti: «È entrato un ragazzo che ha fatto sì l’errore sulla palla persa, ma è entrato veramente alla grande ed ha inciso sulla partita. Che dire ancora? In questo momento va così. Nello spogliatoio ho detto ai ragazzi che bisogna continuare a crederci, perché se continueremo a giocare in questo modo, prima o poi arriva quello che meritiamo». Si paga dazio per due ingenuità?«Sì, però le ingenuità fanno parte della maturità della squadra. Probabilmente noi in questo momento facciamo tanto ma commettiamo degli errori imperdonabili che ci condizionano. Ripeto, sono delle situazioni che, a parti invertite, non ci trovano pronti a far gol. Oggi io non ho conteggiato le occasioni da rete, me sembra che anche oggi la squadra ha creato. Non voglio comunque insistere su questo tasto perché non vorrei passare per un allenatore che continua a fare elogi alla propria squadra nonostante i risultati negativi. Sono comunque convinto che qualcosa sta andando storto, però dobbiamo cercare di avere la mentalità giusta per capire che tutto questo dipende solo ed esclusivamente da noi. Ci vuole più determinazione perché la palla non può danzare nell’area avversaria senza che nessuno la cacci dentro la rete. Dobbiamo cominciare a farlo».

Anche ieri i bolzanini hanno trovato un portiere avversario importante: «Nn so se avete visto quello che è stato capace di cacciar fuori - evidenzia l’allenatore biancorosso - per cui bisogna soltanto lavorare ed andare avanti. Se riusciremo a crescere il nostro percorso diventerà più semplice, altrimenti diventerà sempre più duro. Abbiamo tempo. La squadra lotta, lavora, crea e concede poco. Anche se quel poco che concede in questo momento va a finire nella nostra porta. Evidentemente sbagliamo qualcosa!».













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