L’Union Feltre batte due colpi Virtus Bolzano al tappeto 

Trasferta amara. Prima frazione regalata ai veneti che trovano il vantaggio grazie a un discusso rigore segnalato dal guardalinee  per un tocco di Bacher con il braccio. I padroni di casa raddoppiano nel secondo tempo, vana la rete di Elis Kaptina nel forcing finale


Filippo Rosace


Feltre. Succede che quando si regala un tempo all’avversaria, alla fine si raccolgono i cocci. è accaduto ieri alla virtus bolzano che sul sintetico dello “boscherai” (campo da gioco dove il feltre disputa le partite nella stagione invernale) ha ceduto le armi al pimpante union feltre. match che ha visto nella prima frazione la virtus bolzano non riuscire a tenere testa all’avversario, subendo costantemente l’iniziativa feltrina, compreso il gol dello svantaggio. meglio nella ripresa ma la rete di elis kaptina nel finale non è bastata per raddrizzare la barca.

Rigore “a sorpresa”.

Nello schieramento iniziale vergato da mister Sebastiani trova posto il rientrante trequartista Grezzani, mentre Carella va a colmare la posizione lasciata libera dallo squalificato Rizzon. La prima parte della gara non produce granché, ma l’emozione arriva improvvisa (ed anche contestata) al 10’. L’azione dei padroni di casa è finalizzata dal cross di Stevanin con la palla che finisce nell’area biancorossa, sfera spazzata via e mentre la Virtus Bolzano organizza la ripartenza, il guardalinee segnala al direttore di gara il precedente colpo di braccio di Bacher. Situazione che l’arbitro punisce assegnando il calcio di rigore che Bendetti trasforma spiazzando Vitiello.

La Virtus Bolzano prova ad imbastire la reazione, ma il ragionamento si scontra contro il pressing alto operato dai padroni di casa. La prima vera profondità è quella del 20’ quando Kicaj viaggia sulla fascia per poi dettare il cross in area sul quale esce tempestivamente in chiusura il portiere Corasaniti. Passano i minuti senza che i biancorossi mostrino idee importanti, e questo permette all’Union Feltre di controllare adeguatamente la gara, sfruttando l’imprecisione della manovra bolzanina alla quale si affianca anche la scarsa reattività sulle seconde palle. Al 36’ Elis Kaptina si fa largo nell’area feltrina, e da posizione decentrata, quasi al limite dell’out di fondo, scaraventa un diagonale rasoterra che però non ha esito. Al 44’ Bacher prova la botta dai venti metri ma il suo tiro è da dimenticare. Primo tempo sugellato dai sessanta secondi di recupero e da nessun segnale importante di marca biancorossa.

Il raddoppio.

Nella ripresa la Virtus Bolzano torna in campo nel medesimo schieramento di partenza, mentre l’Union Feltre al 1’ crea la prima opportunità con il tiro in controbalzo di Miniati che finisce di poco sul fondo. Il sintetico del “Boscherai” è rischiarato da un tiepido sole che illumina lo scenario, ma non il gioco della Virtus Bolzano che lascia l’iniziativa ai padroni di casa. Mister Sebastiani s’agita in panchina nel tentativo di farsi ascoltare dai suoi ragazzi. Al 20’ scivola lungo la fascia Osorio, l’attaccante detta il rimorchio di Forti che serve l’accorrente Arnaldo Kaptina il cui rasoterra insidioso è bloccato a terra dal portiere Corasaniti.

Una fiammata che non brucia l’ardore feltrino tanto che al 25’ l’Union Feltre raddoppia. Malagò ruba palla all’incerto Davi nella trequarti biancorossa, il mancino veneto si allarga e dal limite dell’area indirizza nel sette alto lasciando di stucco il portiere Vitiello.

Forcing finale.

Al 28’ Elis Kaptina fa il vuoto ma manca nel momento dell’ultima conclusione. Al 37’ punizione di Cia dalla fettuccia dei venti metri, la palla a giro costringe Corasaniti a distendersi per la deviazione in angolo. Sulla rimessa in gioco la palla viaggia davanti all’estremo locale dove si scatena una mischia, il più lesto è Elis Kaptina che insacca la rete che dimezza lo svantaggio. Al 41’ è ancora Elis Kaptina a chiamare al lavoro il bravo estremo locale che devia la puntata. Nei sei minuti di recupero l’Union Feltre fa valere la maggiore compattezza delle linee, riuscendo così a firmare la vittoria.













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