La rivincita di Zorro: «Ma una medaglia ai Giochi è tanta roba» 

Milano. Tanti gli atleti, ex-atleti e tecnici intervenuti nel corso della presentazione di questi eventi da non perdere. Tra questi spicca senza dubbio Cristian Zorzi, che tornerà in pista sabato 4...



Milano. Tanti gli atleti, ex-atleti e tecnici intervenuti nel corso della presentazione di questi eventi da non perdere. Tra questi spicca senza dubbio Cristian Zorzi, che tornerà in pista sabato 4 gennaio per la “rivincita olimpica”, a 18 anni di distanza da quel magico bronzo olimpico nello sprint: «Quell’anno ero stato il leader della Coppa del mondo per tutte le gare fino all’ultima, ma sempre per merito di Hetland, la mia bestia nera, l’ho persa per un solo punto – ha spiegato Zorzi, sorridendo davanti alle immagini di Salt Lake City - sono comunque stato felice per la medaglia alle Olimpiadi, esserci ed essere protagonista non è una cosa da tutti».

In mezzo a tanti maschi, anche Caterina Ganz, probabilmente l’atleta più forte della squadra femminile al momento. La fassana classe 1995, che lo scorso anno ha preso parte al Tour de Ski, ha raccontato: «La rampa del Cermis è stata dura, ma ero talmente felice di farla per la prima volta, con la mia famiglia presente, che non ho quasi sentito la fatica». In riferimento alla mass start della Final Climb, Ganz ha commentato: «È più interessante secondo me, partendo tutti insieme ci sono più punti di riferimento».

Presente anche uno degli atleti di punta del fondo italiano maschile, Francesco De Fabiani, vincitore di un bronzo nello sprint a squadre in occasione dei Mondiali di Seefeld 2019. De Fabiani ha parlato del suo “tallone d’Achille”, quella rampa del Cermis che lo scorso anno lo ha fatto scivolare fuori dalle prime 5 posizioni della Coppa del mondo: «Purtroppo non sono portato per quell’ultima salita, dove perdo terreno rispetto agli avversari, ma la mass start mi permetterà di risparmiare energie nel primo tratto. È decisamente una buona notizia per me». Con l’assenza di Olimpiadi e Mondiali, quest’anno il Tour de ski assume una valenza ancora maggiore per gli atleti, come sottolineato da De Fabiani, che ha aggiunto: «Per il pubblico sarà la gara più spettacolare dell’anno, speriamo di poter gioire in cima».

In Val di Fiemme ci sarà anche il “trentino d’adozione” Alessandro Pittin, primo ed unico italiano a vincere una medaglia olimpica nella combinata nordica con il suo bronzo a Vancouver 2010. «A livello sportivo sei anni sono ancora molto lunghi –ha detto in merito ad una sua eventuale partecipazione ai giochi nostrani del 2026 - ma, se devo essere sincero, è un appuntamento che mi ero già segnato, ancor prima dell’assegnazione».

Non poteva mancare all’appuntamento Samuel Costa, che ha rassicurato i presenti riguardo alle sue condizioni dopo il brutto infortunio del 2017: l’atleta originario di Selva di Val Gardena è finalmente tornato al top della condizione, come dimostrano i recenti risultati.F.F.













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