Lewis c’è: «Voglio restare, ho ancora tanto da fare» 

Il dopo-corsa. Lacrime di gioia per scacciare l’ipotesi del ritiro: «Mi sento come se stessi  inizando ora». Vettel lancia Leclerc: «Il futuro è suo. La Rossa per sempre nel cuore»



Istanbul. «È stato un anno difficile per tante persone e non è diverso per noi atleti. Sono riuscito a tenermi a galla, sono concentrato sull’anno prossimo e vorrei restare. Ho tanto lavoro da fare qui e non c’è limite a quello che possiamo dare io e questo team insieme». Così Lewis Hamilton, alla fine del Gp di Turchia, mette a tacere le voci di un suo possibile ritiro. «In tutta la mia vita non avrei mai potuto sognare nulla di così straordinario, mi sembrava tutto così lontano. Noi piloti facciamo tutto al meglio, ma vincere sette titoli è un numero inimmaginabile. Mi sento come se stessi iniziando adesso, a livello fisico sono in grande forma e anche a livello mentale». Un passaggio lo dedica all’impegno contro le discriminazioni razziali: «Dobbiamo affrontare i problemi dei diritti umani nei paesi che visitiamo. Voglio aiutare la Formula 1 e la Mercedes anche verso un percorso di sostenibilità del nostro sport, vorrei avere un ruolo in questo». Poi, ancora sui riflessi della pandemia sul Circus della Formula 1: «Non sono mai andato a cena fuori - ha detto l'inglese sul podio tra coriandoli e champagne - mi sono sempre fatto portare da mangiare in camera, stasera (ieri per chi legge) però festeggio con i miei amici e parenti bevendo magari un po’ di vino». E ora per lui è il momento di gioire e piangere per l'emozione, proprio lui che apparentemente sembra una macchina della velocità. E sono arrivati gli occhi lucidi, le lacrime e poi la festa: «Mi mancano le parole, ringrazio la mia famiglia e il team, sono andato ben oltre i miei sogni. Spero che i bambini prendano ispirazione da quanto ho fatto». Tutto lascia pensare che Lewis si ripresenterà a marzo in Australia di nuovo al volante della monoposto tedesca, ancora come l’uomo da battere, sempre alla ricerca di nuovi record da scrivere o ritoccare.

Ferrari in agrodolce

«Abbiamo pagato qualche errore di troppo, non solo nell’ultimo giro, ma pure in partenza anche se la squadra si è comportata molto bene». Mattia Binotto, team principal Ferrari, vede il lato positivo della prestazione. «Peccato per la qualifica, non siamo riusciti ad interpretare le condizioni perché partire più avanti sarebbe stato utile. In generale abbiamo visto una vettura competitiva, è questo il punto più importante perché significa che abbiamo capito la direzione di sviluppo». Sebastian Vettel, terzo dopo aver superato Leclerc all’ultima curva, ha conquistato il primo podio stagionale. Nel 2021 correrà con Aston Martin ma ammette che la Rossa avrà sempre un posto speciale nel suo cuore. «Ho una grande passione per Ferrari, l’anno prossimo mi mancherà». Poi l’investitura al suo compagno di squadra, quel Charles Leclerc che lo ha battuto nettamente in stagione, per il quale il quattro volte campione del mondo di Formula 1 pronostica un futuro radioso: «Per me è il più grande talento del futuro, più ancora di Verstappen. È bravo, oggi non è felice ma tra dieci anni non cambierà niente avere questo podio o meno». Un’infelicità, quella di Charles Leclerc, dettata dall’aver perso l’occasione di piazzarsi al secondo posto invece che ai piedi del podio. «Non ho parole, ora ho solo molta delusione. Sono stato bravissimo per tutta la gara, ho buttato tutto nel cestino e mi dispiace per il team perché potevo portare a casa un secondo posto», ha ammesso il monegasco.

Circus in Bahrein

Adesso la Formula 1 si trasferirà in Bahrain nel weekend del 27-29 novembre per il terz’ultimo appuntamento di una stagione che, nonostante i verdetti siano già stati scritti, si annuncia importante sia per i piloti che per le scuderie: ci sono infatti da gettare le basi per l’annata 2021, l’ennesima in cui tutti andranno a caccia della coppia Mercedes-Hamilton, il binomio capace di riscrivere la storia della Formula 1.













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