Schwazer fa marcia indietro «Voglio tornare a gareggiare»

Alex sul suo profilo Facebook: «Ho ripreso ad allenarmi perchè lo sport fa parte della mia vita» «Voglio promuovere i valori sani e puliti dell’agonismo. Io non sono quello dell’estate del 2012»


di Marco Marangoni


BOLZANO. «Ho ripreso ad allenarmi perché lo sport fa parte della mia vita e voglio contribuire, forte della mia drammatica esperienza, a promuovere valori sani e puliti nello sport. Vorrei che un giorno la gente si ricordasse del vero Alex, che non è quello dell’estate 2012». Sono parole di nostalgia quelle che Alex Schwazer ha postato sul suo profilo Facebook all’indomani del nuovo filone d’indagine emerso con le perquisizioni disposte dalla Procura della Repubblica di Bolzano che s’avvale della preziosa collaborazione di Ros e Nas dei carabinieri.

Non è la prima volta che, dopo la riscontrata positività all’Epo, il campione olimpico di Pechino 2008 della 50 chilometri di marcia esprime sentimenti di nostalgia nei confronti dello sport. «Ho già chiesto ai miei avvocati di poter esser sentito quanto prima in Procura per chiarire e respingere quanto letto. Respingo decisamente l’accusa assolutamente infondata e falsa di aver saltato quattro controlli anti-doping, smentisco in modo assoluto che i miei valori ematici 2005-2007 fossero più bassi rispetto al 2007 e seguire, tant’è che a Pechino 2008 avevo il valore più basso della mia carriera - prosegue Schwazer che comunica con l’esterno utilizzando i social network anche perché il suo sito internet è momentaneamente inaccessibile -. Smentisco di essere stato in possesso di una lista di sostanze dopanti da acquistare in Turchia, ma semplicemente una lista di sostanze disponibili in Turchia».

Il lungo messaggio di Alex si conclude con una dedica ai napoletani che si erano sentiti offesi per le parole scritte nella e-mail destinata al medico federale Fiorella (“… sono altoatesino, non sono napoletano”). «Chiudo sottolineando che voglio bene a Napoli ed ai napoletani, ho un bellissimo ricordo di una gara a Napoli vinta nel 2010. Estrapolare, come è avvenuto, da una mia breve dichiarazione, dove volevo semplicemente e scherzosamente dire che non possiedo doti di furbizia, una mia mancanza di stima verso i napoletani è offensivo per i miei sentimenti di rispetto verso Napoli e i suoi cittadini».

Sulla vicenda doping di Schwazer, prossima a nuovi clamorosi sviluppi, è intervenuto, anche con una certa durezza, il presidente del Coni, Giovanni Malagò che ha attaccato affermato: «Il pensiero che ci fosse dell’altro dopo le ammissioni di Schwazer c’è sempre stato, non dico che me l’aspettavo ma ci ho pensato».

Nel frattempo dalla rive del lago Lemano non giungono notizie circa la deposizione di un’istanza di ricorso al Tas di Losanna per tentare l’abbassamento della squalifica di tre anni e mezzo inflitta a Schwazer dal Tna del Coni ad aprile.













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