Slalom amaro, Vinatzer quarto

Cortina d’ampezzo. Con i suoi 21 anni, l'azzurro Alex Vinatzer ha regalato all'Italia dello sci le ultime emozioni nello slalom speciale di chiusura di Cortina 2021. Ottimo secondo dopo la prima...



Cortina d’ampezzo. Con i suoi 21 anni, l'azzurro Alex Vinatzer ha regalato all'Italia dello sci le ultime emozioni nello slalom speciale di chiusura di Cortina 2021. Ottimo secondo dopo la prima manche, il gardenese ha fatto sognare la terza medaglia per l'Italia. Invece nella seconda, allo spasimo, sono bastate un paio di sbavature e un rallentamento dopo il primo intermedio per far svanire il podio: Vinatzer è quarto a otto decimi dalla medaglie.

L'oro è andato al norvegese Sebastian Foss -Solevaag, 29 anni ed una vittoria in Coppa. Era da Sestriere 1997 che, con Tom Stiansen, la Norvegia non vinceva questo titolo. Argento all'austriaco Adrian Pertl e bronzo all'altro norvegese Henrik Kristoffersen. Per i norvegesi sono anche le prime medaglie individuali in questi Mondiali, dopo l'oro centrato nella gara a squadre.

«Riparto con nuove certezze»

A Vinatzer resta comunque la bella prova, dopo una stagione tormentata. Quarto nel primo speciale di Coppa del mondo e poi terzo in quello successivo a Campiglio, podio bis nella sua ancor breve carriera, con l'inizio del 2021 per lui è arrivata una serie di cinque gare a vuoto. Insomma, un vero incubo da cui il gardenese si è ripreso lentamente, per arrivare poi a Cortina «dopo aver resettato tutto», come ha detto l'azzurro. «Ho l'amaro in bocca perché è un Mondiale ed un quarto posto fa veramente male. Nella seconda manche hanno salato molto il fondo per compattarlo ed io so che sul sale non vado ancora bene - ha raccontato Vinatzer - anche se in qualche modo volevo dare una zampata. Ma purtroppo non ci sono riuscito, non sono riuscito a fare ritmo. Faccio i complimenti ai norvegesi, che in queste condizioni hanno dimostrato di essere i migliori. Per quel che mi riguarda è comunque un risultato che mi dà fiducia dopo un brutto gennaio e mi fa ripartire con fiducia».

Al “quasi podio” di Alex Vinatzer, l'Italia aggiunge solo la 14esima posizione di Manfred Mölgg. Gli altri due azzurri presenti al cancelletto, il fassano Stefano Gross e Giuliano Razzoli, sono usciti di scena già in occasione della prima manche.

Mölgg: «Il futuro è di Alex»

«Ho compromesso la gara nella prima manche (20esimo, ndr), in cui ho commesso troppi errori sin dall’inizio, poi ho rischiato ancora più in giù e in fondo non c’era margine per recuperare - ha spiegato il veterano azzurro di San Vigilio di Marebbe -. Ho sempre detto che Vinatzer ha talento, scia in scioltezza, peccato che non abbia raggiunto la medaglia, ma il futuro è dalla sua parte».

Ritorno al passato

Non senza polemiche, la grande novità è stata la decisione di giuria e capisquadra, visto il sole ed il gran caldo, di rompere la regola dell'inversione dei migliori 30 nella seconda manche, imponendo l'inversione dei 15.

Come accadeva molti anni fa, quando la tv non era ancora onnipotente e non aveva bisogna di gare che durassero quasi un'ora prima di conoscere il risultato. Il cambiamento nel timore che il fondo della Druscè - ghiaccio vivo in quota e ben compatto più sotto - non reggesse a sufficienza il caldo danneggiando i migliori della prima manche. In realtà il fondo ha tenuto benissimo.

È di nuovo Coppa

Chiuso il Mondiale, la stagione continua con la Coppa del mondo. Da venerdì a domenica le ragazze saranno in Val di Fassa per due discese ed un superG. Gli uomini gareggeranno invece sabato e domenica a Bansko, in Bulgaria, con due slalom gigante. Per l 'Italia sono in palio obiettivi importanti: Marta Bassino è in piena corsa per la coppa di gigante. Sofia Goggia, per quanta forzatamente assente, con un secondo posto e quattro vittorie in serie su cinque gare, può ancora vincere la prestigiosissima coppa di discesa. Già con le due gare della val di Fassa potrebbe centrare l'obiettivo.













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