Quote tonno pinna blu restano invariate per Giappone



(ANSA) - TOKYO - Le quote di pesca dei tonni più pregiati in Giappone - quelli a pinna blu, più adatti per il sushi e il sashimi - rimarranno invariate anche per il prossimo anno. Lo ha stabilito il Comitato del centro e nord-ovest del Pacifico, riunitosi per 4 giorni a Fukuoka, che ha di fatto respinto la richiesta di Tokyo di incrementare del 15% le quote nazionali; un appello avanzato malgrado le opposizioni degli Stati Uniti e delle isole Cook. Il comitato non ha comunque raggiunto un consenso su un'altra proposta del Giappone, volta a introdurre un sistema che consentirebbe ai Paesi che non hanno raggiunto il limite durante il calendario annuale di poterle aggiungerle a quelle dell'anno successivo. "Il motivo della petizione è quella di alleggerire le difficoltà sull'industria della pesca", ha spiegato Shingo Ota, direttore dell'Agenzia nazionale dei consorzi ittici giapponesi, spiegando che il blocco delle quote è invariato dal 2015. Secondo la ricerca del Comitato internazionale di ricerca scientifica, che monitora le varie specie di tonno presenti nell'oceano Pacifico settentrionale, la popolazione del tonno pinna blu in età riproduttiva è calata da un massimo di 170mila tonnellate nel 1961, alle 12mila del 2010. Insieme alla protezione dello stock la commissione ha adottato soluzioni che prevedono il dimezzamento delle quote di pesca dei pesci con un peso sotto i 30 chilogrammi rispetto ai valori del 2002-2004, mantenendo immutati i limiti delle quote di pesca dei tonni con un peso superiore a 30 Kg. L'attuale livello del Giappone si assesta a 4.007 tonnellate per i pesci più piccoli, e 4.882 per i tonni di grandi dimensioni.(ANSA).









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