Un road-movie dedicato ai Carracci



BOLOGNA - Un viaggio nell'arte e nella storia di un patrimonio prezioso e ancora troppo poco conosciuto: andata e ritorno da Bologna al resto del mondo occidentale in un documentario che racconta vita e maestria di Annibale, Agostino e Ludovico Carracci. È 'Carracci, la rivoluzione silenziosa', road movie che vede Marco Riccòmini, curatore della Quadreria di Palazzo Magnani di Bologna, presentatore protagonista e co-autore con Giulia Giapponesi, che ne firma la regia. La produzione è di Codalunga, la realizzazione è sostenuta da Fondazione del Monte e UniCredit, all'interno del progetto artistico di valorizzazione di Palazzo Magnani, sede anche del meraviglioso fregio realizzato dai Carracci e dedicato alle storie della Fondazione di Roma.    Il film - realizzato con il contributo della Regione Emilia-Romagna, grazie alla vincita del bando a sostegno delle produzioni cinematografiche regionali, e distribuito quest'anno in occasione dei 400 anni dalla morte di Ludovico Carracci - è stato presentato alla città in anteprima proprio nel salone dei Carracci di Palazzo Magnani e sarà proiettato in piazza Maggiore il 21 luglio, nell'ambito della rassegna 'Sotto le stelle del cinema'. Narra l'essenza dell'arte dei Carracci, le dinamiche del lavoro di gruppo (sono il primo collettivo artistico della storia) e l'enorme eredità lasciata dall'insieme delle opere che i tre artisti hanno prodotto secondo un'estetica portatrice di un valore ancora attuale, che si potrebbe definire "del fare". I Carracci erano più che semplici pittori: fondarono l'Accademia degli Incamminati, scuola d'arte e vita dove gli allievi imparavano a concentrarsi sulla riproduzione del reale anziché del verosimile.    Nel suo viaggio costruito come un road-mentary, Riccòmini ricerca i luoghi dove i Carracci o le loro opere sono approdati.    Il documentario, in un susseguirsi di incontri in caffè, librerie, musei, palazzi e strade, parte dai quattro angoli del mondo occidentale per convergere su Bologna, dove i tre Carracci hanno lavorato insieme, nella seconda metà del Cinquecento, in particolare a Palazzo Magnani e Palazzo Fava. Il road-movie si svolge così, come una caccia al tesoro che tocca anche i grandi musei del mondo, alla ricerca di opere come la 'Piccola Macelleria', visibile al Kimbell Museum di Fort Worth (Texas), e la 'Grande Macelleria', esposta alla Christ Church Gallery di Oxford, che con il 'Mangiafagioli' (Roma, Galleria Colonna) sono considerate pietre miliari della storia dell'arte e testimoniano, in maniera rivoluzionaria, la perizia e il coraggio della pittura dal vero. (ANSA).   









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