Velázquez 'Ospite illustre' alle Gallerie d'Italia di Napoli



Diego Velázquez 'Ospite illustre' a Napoli: alle Gallerie d'Italia, museo di Intesa Sanpaolo, fino al 14 luglio, è possibile ammirare i due capolavori 'Immacolata Concezione' e 'San Giovanni Evangelista sull'isola di Patmos', provenienti dalla National Gallery di Londra, affiancati da altri due dipinti raffiguranti l'Immacolata Concezione: una di Paolo Finoglio, proveniente dal convento francescano di San Lorenzo Maggiore a Napoli e l'altra di Battistello Caracciolo conservata nella chiesa della Natività della Beata Maria Vergine a Roccadaspide, nel Cilento.
    Si tratta della 14/a edizione della rassegna curata e promossa da Intesa Sanpaolo, che dal 2015 espone nelle Gallerie d'Italia e al grattacielo di Torino opere di rilievo in prestito temporaneo. L'arrivo delle opere dalla National Gallery di Londra si inserisce nel rapporto di scambio e collaborazione con il museo britannico, che in occasione del suo bicentenario, dedica dal 18 aprile al 21 luglio la mostra 'The Last Caravaggio' all'opera 'Il Martirio di sant'Orsola'.
    "Due capolavori di Velázquez dalla National Gallery accolti a Napoli, mentre il nostro Caravaggio festeggia a Londra i duecento anni del prestigioso museo inglese, è circostanza straordinaria che nasce da un lungo legame di amicizia, scambio e condivisione - dichiara Michele Coppola, dg di Gallerie d'Italia -. Questa iniziativa evidenzia il riconoscimento del ruolo della Banca come grande attore culturale internazionale, confermando le Gallerie d'Italia tra i musei più aperti e dinamici di tutta Europa".
    I dipinti sono allestiti nella sala dove è abitualmente esposto il Martirio di sant'Orsola. L'eccezionale prestito dei due dipinti giovanili di Velázquez offre lo spunto per una riconsiderazione dei passaggi a Napoli del maestro sivigliano e, più in generale, degli scambi figurativi tra la pittura spagnola e napoletana nella prima metà del Seicento. Due i soggiorni italiani: il primo tra l'estate del 1629 e la fine del 1630; il secondo legato al ruolo di soprintendente, tra il gennaio del 1649 e il giugno del 1651. Il primo passaggio napoletano del pittore è attestato da un pagamento di 154 scudi che riscosse recandosi di persona al Banco di San Giacomo, e cioè nello stesso luogo oggi sede delle Gallerie d'Italia. 
   









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