Il ricordo

Egna, commercio in lutto per Marianna Ganner Scollo 

Aveva 86 anni e per quasi mezzo secolo è stata tra le protagoniste del settore in Bassa Atesina: con il marito Eriberto ha gestito il negozio di alimentari sotto i Portici


Bruno Tonidandel


EGNA. Lutto nel mondo del commercio della Bassa Atesina. La comunità di Egna piange la scomparsa, all’età di 86 anni, di Marianna Ganner, moglie di Eriberto Scollo, coniugi conosciutissimi non solo a Egna ma anche in tutto il circondario perché gestivano sotto i Portici un frequentatissimo negozio di alimentari e anche di giocattoli con annessa rivendita tabacchi nonché ricevitoria del gioco del lotto, esercizio aperto fin dal 1939, dunque un punto di riferimento da sempre per tutta la cittadinanza.

La signora Marianna, originaria di Chiusa, si trasferì nel centro della Bassa Atesina quasi mezzo secolo fa (49 anni, per la precisione), una volta celebrato il matrimonio con il suo Eriberto. Lavorava costantemente in negozio a fianco del marito ed aveva per tutti un sorriso e una buona parola.

Dimostrava sempre gentilezza ed attenzione nei confronti dei molti clienti che frequentavano il negozio. Ecco perché oggi sono davvero in tanti a piangere la sua scomparsa e a dedicare al suo ricordo un pensiero colmo di cordoglio e affetto.

Negli ultimi tempi aveva affrontato con coraggio e dignità la sua grave malattia sostenuta amorevolmente dall’adorato marito Eriberto e dalle cognate e dai cognati.

«Se n’è andata una donna buona e gentile con tutti», le parole utilizzate dal decano don Gabriele Pedrotti durante la celebrazione religiosa che si è svolta lunedì nella chiesa parrocchiale di Egna, accompagnata da commoventi arie di un violinista. Tanti, nonostante il periodo, gli amici che hanno voluto salutarla per l’ultima volta.

Anche Camillo Casera, grande amico di famiglia, ha voluto ricordare la defunta. «Si è spenta la luce di umana comunicazione - ha detto Casera - il suo rapporto con i clienti trasmetteva comprensione e fiducia, anche se il viale della sua vita si è intrecciato con momenti faticosi dovuti alla malattia».













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