L'intervento

Egna, pochi i posti al cimitero: il Comune realizza 88 loculi 

Assegnato l’incarico per la progettazione, l’opera costerà 100 mila euro. Per la giunta è una priorità: «Sono sempre di più le famiglie che optano per le cellette anche per una ragione economica, dobbiamo fare presto»


Gianluca Marcolini


EGNA. La pandemia, con tutto il suo carico di tragedie, ha lasciato segni che rimarranno impressi per sempre nelle famiglie e in generale nelle comunità, piegate da lutti e sofferenze. Egna, in tal senso, ha pagato un prezzo molto alto anche in termini, purtroppo, di vittime. È questo uno dei motivi, non il solo, per il quale l’amministrazione comunale si trova costretta, oggi, ad ampliare il numero di loculi presenti all’interno del cimitero comunale.

La sessantina di cellette già presenti, infatti, va verso l’esaurimento e dunque, prima che il problema diventi emergenza, il Comune corre ai ripari.

Nei giorni scorsi, infatti, è stato assegnato un incarico all’architetto Barbara Psenner di Egna, per un importo di circa 25mila euro che comprende anche la direzione lavori e il coordinamento della sicurezza, per la realizzazione di nuovi loculi per urne cinerarie e resti mortali nel cimitero di Egna.

L’obiettivo dell’amministrazione comunale è portare in porto l’opera entro l’anno, nei prossimi mesi. «Il prima possibile, perché abbiamo fretta», spiega l’assessore Klaus Pichler, che ha la competenza di giunta in materia cimiteriale.

«Siamo quasi alla fine della disponibilità dei loculi presenti attualmente - commenta la sindaca Karin Jost - e dobbiamo dare risposta alle nostre famiglie che attendono. Il cimitero in sé è grande a sufficienza, è stato ampliato alcuni anni fa e in tal senso non ci sono problemi. La carenza riguarda solo i loculi». L’esaurimento dei posti per le urne cinerarie è dovuto a diversi motivi, non solo alle conseguenze drammatiche della pandemia.

«Certo, il Covid ha una grossa responsabilità avendo noi registrato un incremento dei decessi rispetto agli anni passati - sottolinea l’assessore Pichler - ma c’è da tenere presente anche la tendenza sempre più marcata da parte delle famiglie che optano per i loculi al posto delle tombe e questo anche, ma non solo, per ragioni economiche, soprattutto da parte di chi non ha la disponibilità di una tomba di famiglia e dunque deve affrontare la spesa di una realizzazione ex novo in aggiunta alla tariffa dovuta annualmente. Ma in molti casi è una scelta individuale ben precisa anche perché le spese, in caso di funerale, sono comunque presenti».

Il progetto affidato all’architetto Barbara Psenner prevede la realizzazione di 88 nuovi loculi. «Con una spesa che prevediamo intorno ai 100mila euro - sottolinea l’assessore - ma l’essenziale, come detto, è fare molto presto. Abbiamo affidato la progettazione, poi partiremo celermente con la procedura per la gara d’appalto. Non siamo in emergenza ma c’è bisogno di intervenire e anche velocemente. L’intervento, in sé, non è neppure così impegnativo, si tratta di fare una platea e della fondamenta, poi la costruzione del manufatto è abbastanza agevole».

Il problema, in realtà, è un altro. «Il vero problema è riuscire ad avere la disponibilità di una ditta che si metta al lavoro in tempi rapidi, in questo periodo non è facile trovare un’impresa libera da precedenti impegni, con il settore dell’edilizia che si è messo in moto grazie al 110», conclude Pichler.













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