BOLZANO. Presso il Tribunale commerciale di Vienna è stata aperta la procedura di risanamento con autoamministrazione di Signa Prime AG, l'affiliata più importante del gruppo che fa capo all'investitore immobiliare, René Benko, alla quale fa capo anche Signa Italia che sta costruendo il centro commerciale Waltherpark a Bolzano.

Signa Prime Selection ha richiesto una procedura di ristrutturazione del debito ed i creditori possono, quindi, registrare i loro crediti fino al 14 febbraio 2024. Le passività ammontano a 4,5 miliardi di euro. Signa ha annunciato con un comunicato l'imminente procedura di insolvenza.

"L'obiettivo - è spiegato nella nota - è la prosecuzione ordinata delle operazioni commerciali nell'ambito dell'autoamministrazione e la ristrutturazione sostenibile dell'azienda". Signa Development Selection AG si trova nella stessa situazione e presenterà la domanda di procedura di ristrutturazione con auto-amministrazione domani, 29 dicembre 2023. Nel suo comunicato, Signa individua "fattori esterni" quali cause dell'insolvenza: la crescita dei tassi di interesse, l'aumento dei costi dovuto all'inflazione e le relative strozzature finanziarie. Non è chiaro quali conseguenze può avere l'avvio della procedura di insolvenza sulle attività di Signa Italia e della società Waltherpark, il cui presidente, il commercialista Heinz Peter Hager, ha in diverse occasioni sostenuto che il cantiere bolzanino "continua senza alcun problema", poiché è "gestito direttamente e autonomamente in Italia" e, che, quindi, il progetto sarebbe al sicuro da eventuali rivendicazioni dall'estero.