Scuola

Bessone contro i colloqui per la scuola primaria: «Quella italiana non può essere il contenitore di serie B»

La delibera è stata proposta dall’assessore Achammer e introdurrebbe colloqui obbligatori prima dell’iscrizione alla primaria in lingua tedesca



BOLZANO. L'assessore provinciale Massimo Bessone annuncia che domani in giunta provinciale voterà contro la delibera, proposta dal collega Philipp Achammer, di colloqui obbligatori di consulenza per l'iscrizione alla scuola primaria. "Va bene tutelare il proprio gruppo linguistico, ma la scuola italiana non può essere il contenitore di serie B che accoglie tutti i ragazzi rifiutati dalla scuola tedesca", afferma Bessone. "Sono certo che questa sua decisione abbia una sua logica e sia atta a tutelare il proprio gruppo linguistico, la propria scuola. Anzi, dai feedback che ricevo quotidianamente dalla scuola, non posso che confermare che il numero di stranieri o ragazzi con poca dimestichezza con il tedesco, come dice il collega, renda difficile l'insegnamento delle varie materie a discapito delle ore impiegate per l'insegnamento della lingua a chi non la conosce. Da rappresentante politico del gruppo linguistico italiano però non posso accettare che il partito di maggioranza tuteli il proprio gruppo linguistico e la propria scuola, a discapito della scuola e del gruppo linguistico italiano", ribadisce Bessone. "Proviamo ad immaginare - prosegue - che questa decisione venga presa anche dalla scuola italiana. Un bambino o ragazzo, dopo essere stato 'scartato' dalla scuola tedesca, chieda di iscriversi alla scuola italiana, ma venga invogliato o persuaso a non frequentare anche la scuola italiana perché non in grado di parlare bene la lingua di Dante, quale scelta avrebbe? Non andare più a scuola? Gli neghiamo il diritto allo studio ed all'istruzione"? Il provvedimento mira ad un reale bisogno educativo o a una propaganda elettorale dell'SVP in vista delle elezioni?", chiede l'assessore. 













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Davide Pasquali

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