Alto Adige, Fitto scrive a Durnwalder"Cartelli bilingui entro l'estate"

In una lettera inviata al presidente della Provincia di Bolzano il ministro evidenzia che, secondo una verifica effettuata dai carabinieri, circa l'80% dei cartelli segnaletici risultano irregolari: "La questione  è rilevante sia sotto il profilo del rispetto delle norme statutarie che per la evidente ricaduta in termini di sicurezza". Il governatore replica: "Ci vuole buonsenso, in tedesco solo i micro-toponimi"


Francesca Gonzato


BOLZANO. Braccio di ferro tra il ministro Fitto e Luis Durnwalder sui cartelli monolingui in montagna (FOTO).

Il presidente Durnwalder ha ricevuto una lettera perentoria di Fitto: chiede il ripristino dei cartelli bilingui. Durnwalder ha replicato: «Ha sbagliato indirizzo». Immediata replica di Fitto.

Fitto non ha accettato gli argomenti di Durnwalder e ha voluto rispondere nella stessa giornata. Questa la cronaca. Si apre la stagione turistica estiva e Fitto, che era già intervenuto sull’obbligo di bilinguismo, presenta un problema di tutela della sicurezza e pone un ultimatum, chiedendo alla Provincia il ripristino della segnaletica bilingue, diventata largamente monolingue con nuovi cartelli di Avs e associazioni turistiche. Viene chiesta una risposta entro fine mese.

Questa la lettera di Fitto: «Dall’attività di verifica effettuata dal comando provinciale dei carabinieri emerge che la violazione del principio del bilinguismo nel settore considerato raggiunge picchi elevati con circa l'80% dei cartelli segnaletici che risultano irregolari, nonostante il suo impegno al riguardo e l’invito rivolto dal Commissario di governo alle associazioni alpinistiche Avs e Cai di verificare la conformità alle disposizioni vigenti della segnaletica in esame. Ritengo la questione particolarmente rilevante sia sotto il profilo del rispetto delle norme statutarie che per la evidente ricaduta che la stessa può avere in termini di sicurezza, anche in considerazione dell’approssimarsi della stagione estiva, che incrementerà l’affluenza di turisti».

Ed ecco il termine fissato per Durnwalder: «La invito a voler attivare ogni possibile iniziativa finalizzata alla regolarizzazione dei cartelli segnaletici apposti sui sentieri di montagna, così da eliminare al più presto le irregolarità riscontrate pregandola di farmi avere notizie circa le iniziative assunte e i tempi per la loro realizzazione entro il corrente mese di giugno».

Questa la risposta di Durnwalder: «Forse il ministro ha sbagliato indirizzo. La Provincia non può fare nulla, perché non sono stati assegnati contributi per il rinnovo della segnaletica, come ha spiegato l’assessore Berger». Detto questo, Durnwalder ricorda: «Cai e Avs stanno cercando di trovare un accordo. Il mio consiglio per loro è stato di tradurre il traducibile e lasciare inalterati i nomi storici. I nomi di paesi, fiumi e catene di montagna sui cartelli lungo i sentieri vanno indicati in italiano e tedesco». Durnwalder nega problemi sulla sicurezza: «Altrimenti i turisti tedeschi sarebbero in pericolo in Italia e gli italiani in Austria».

In serata è arrivata una risposta irritata di Fitto: «Il rispetto del bilinguismo nella cartellonistica segnaletica apposta sui sentieri di montagna costituisce un problema di cui si discute da ormai troppo tempo. Non può essere posta in dubbio la necessità di rispettare le norme statutarie che garantiscono il bilinguismo in materia di toponomastica. Del resto Bolzano si trova in Italia e il problema della mancata indicazione dei cartelli in lingua italiana assume degli aspetti incomprensibili. L’Avs quando effettua interventi per la segnalazione dei sentieri alpini assume la veste di concessionario di servizio di pubblico interesse ed è tenuta all’osservanza degli obblighi imposti in applicazione del principio indicato. La Provincia è tenuta a sua volta ad accertare il regolare svolgimento dell’attività dell’associazione. Per questo ho invitato il Presidente a darmi notizie entro questo mese di giugno sulle iniziative assunte per risolvere il problema».

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