Alto Adige: vilipendio del tricolore, Klotz chiede il dissequestro dei manifesti

Erano stati sequestrati 800 manifesti. Secondo i legali, il manifesto non ha come oggetto il tricolore, ma solo i suoi colori



BOLZANO. Il tribunale del riesame di Bolzano si è occupato della richiesta, avanzata dai due consiglieri provinciali della Suedtiroler Freiheit, Eva Klotz e Sven Knoll, di dissequestro di un loro manifesto, oggetto di una inchiesta di vilipendio.

Il giudice si è riservato di decidere. ''Il Sudtirolo può rinunciare all'Italia'': con questo slogan e con un manifesto che riproduce una scopa che spazza via il tricolore, lasciando solo il bianco-rosso tirolese, il partito della pasionaria dell'Alto Adige aveva lanciato una nuova campagna anti-italiana.

L'occasione era offerta dal novantesimo anniversario dell'annessione dell'Alto Adige all'Italia, avvenuta il 10 ottobre del 1920, ''contro la volonta' della popolazione'', era stato spiegato da Klotz e Knoll.

Su richiesta del procuratore capo Guido Rispoli erano stati sequestrati 800 manifesti. Secondo i legali dei consiglieri, il manifesto non ha come oggetto il tricolore, ma solo i suoi colori. Per questo non sarebbe ipotizzabile il reato di vilipendio.













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