Visita dell’assessora

Banco alimentare: ci serve aiuto per i mariti separati e gli anziani

Vultaggio: «In Alto Adige aiutiamo 9.500 persone. Il carovita mette in ginocchio tanti cittadini. Non riusciamo a far fronte alla richiesta di generi alimentari a lunga scadenza. Ci serve l’intervento di aziende e grossisti»


Valeria Frangipane


BOLZANO. La crisi e l'inflazione mordono, chi ha uno stipendio basso o la minima non riesce ad arrivare a fine mese. In difficoltà sempre più anziani e tanti mariti separati.

Servono generi alimentari a lunga conservazione

Il Banco Alimentare regionale lancia attraverso il vicepresidente Luca Merlino ed il direttore Giovanni Vultaggio un appello che è anche un allarme: «Abbiamo bisogno assoluto di generi alimentari a lunga conservazione. Riso, zucchero, farina, legumi, pelati, latte, perché le richieste sono tantissime e continuano ad aumentare e non riusciamo più a soddisfarle. Chiediamo alle aziende alimentari, ai grossisti, ai supermercati di darci una mano». L'appello è stato ripetuto ieri all'assessora al Sociale, Rosmarie Pamer, che ha incontrato i vertici del "Banco" nel magazzino di via Buozzi, dove sono stoccate e conservate le merci. «Ci ha ascoltato - dice Vultaggio - e fatto sapere che ci sosterrà. Ne abbiamo bisogno, perché ogni mese aiutiamo in Alto Adige circa 9.500 persone. Lo facciamo attraverso una rete capillare e l'aiuto di 42 associazioni che arrivano in ogni paese».

Tra chi chiede aiuto anziani, vedove e mariti separati

«Chiedono sostegno tanti migranti, rifugiati, ma anche tanti anziani e mariti separati. Conosciamo vedove che tirano avanti a fatica con la pensione di reversibilità e che tra affitto e bollette non ce la fanno più. E succede lo stesso ai separati quasi tutti alle prese con un nuovo affitto, l'inflazione che corre e le spese che conosciamo per i figli».

Le difficoltà nei mesi continuano ad aumentare

«Le difficoltà erano cresciute al tempo del Covid, poi avevamo registrato una flessione e si sono ripresentate in maniera importante con la guerra in Ucraina. Tante le famiglie arrivate in provincia di Bolzano». In questo momento è molto difficile per tanti nuclei familiari "normali" fare quadrare i conti a Bolzano con l'inflazione che corre più che nel resto d'Italia. E basta dare un'occhiata ai prezzi.

Ogni altoatesino getta via 27,5 kg di cibo l'anno

Il "Banco" ricorda che un terzo di tutto il cibo prodotto nel mondo finisce ancora nella spazzatura invece che nei nostri piatti. «Ogni persona in Alto Adige getta via in media 27,5 chilogrammi di cibo all'anno - dice Vultaggio - occorre una riflessione». Questo perché la quantità di cibo donata al Banco attraverso la Colletta alimentare dello scorso novembre e ancora grazie a donazioni di aziende e supermercati non è sufficiente a coprire l'aumento del fabbisogno di alimenti che registrato nei primi mesi del 2024. «Ringraziamo "Don Vittorione" che nei giorni scorsi ci ha donato parte della raccolta che non può essere utilizzata per "Africa mission" - si tratta di alimenti per lo più deperibili contenuti in 7 cassoni - che distribuiremo ai bisognosi dell'Alto Adige, attraverso le associazioni».

Servono nuove leve, volontari giovani

E il "Banco" ha bisogno anche di nuove "leve". I volontari che aiutano a distribuire questi alimenti durante l'anno, stanno invecchiando, mancano giovani. «Ma ci sono anche notizie positive: le persone che ci hanno conosciuto tornano e restano». Il Banco ha sede legale a Trento, in via Innsbruck 20 dove è operativo il magazzino principale. La sede altoatesina è a Bolzano presso il magazzino di via Buozzi 18.













Altre notizie

Attualità