Bilinguismo: il Cai consegna al prefettouna lista con seimila toponimi

Ammonta a circa seimila nomi la 'lista della spesa' che il Cai altoatesino ha elaborato per il Commissariato del governo nella questione dei cartelli delle località di montagna. Lo ha detto il presidente Giuseppe Broggi (nella foto)



BOLZANO. Segnaletica di montagna: è pronto anche il dossier del Cai. Il presidente Giuseppe Broggi, come annunciato, ha spedito il documento al Commissario del governo Fulvio Testi e all’assessore Christian Tommasini. Contiene l’elenco di circa 6000 toponimi bilingui che il Cai ha ricavato da un lavoro sulle cartine Tabacco.
La mancata spedizione all’assessore competente Hans Berger rischiava però di provocare un incidente diplomatico, con ulteriore incrinatura dei rapporti. Più volte Berger negli ultimi giorni ha accusato il Cai di avere preso una deriva politicamente estrema nella gestione del caso. Alle accuse il Cai replica rivendicando, come fatto finora, la propria difesa del bilinguismo previsto dallo statuto di autonomia. E’ stato poi Tommasini, finora referente del Cai, a girare l’elenco a Berger, che ora inizierà ad esaminarlo e metterlo a confronto con la propria proposta. Due mesi fa Berger aveva compilato una lista con 3300 toponimi, ricalcando di fatto la situazione costituita dall’Avs con la nuova segnaletica. Il Cai ha risposto presentando un elenco che ne comprende il doppio.
Si tratta di una lista di nomi di comuni, frazioni, cime, torrenti, rifugi, sentieri.
Sono stati esclusi i beni privati, su cui non vige alcun obbligo di bilinguismo.
La lista del Cai, ricorda Broggi, «è stata elaborata da un gruppo di una cinquantina di volontari delle diverse sezioni che si sono divisi il lavoro sul territorio dei 116 comuni altoatesini. Il tutto è stato supervisionato da un cartografo di lingua tedesca».
Il problema è che tra Avs e associazioni turistiche, la nuova segnaletica per l’80% per cento è stata posata solo in tedesco. Come ripristinare il bilinguismo? Il Cai si è affidato alle cartine Tabacco, ritenuto il prodotto con la più alta percentuale di bilinguismo.
I volontari del Cai hanno elencato tutti i toponimi delle Tabacco, riportando sia le diciture bilingui che quelle monolingui.
Nel secondo caso, cioè di toponimi solo in tedesco, è stato effettuato un ulteriore controllo. I volontari del Cai sono andati a verificare se per quella località esiste la denominazione ufficiale all’interno del prontuario del senatore Ettore Tolomei, adottato ufficialmente dallo Stato italiano il 29 marzo 1923, che è tuttora la base giuridica della toponomastica in italiano. Se esiste il nome ufficiale italiano, è stato inserito.
Per contro, precisano al Cai, dove le cartine riportavano solo diciture in italiano, è stato indicata la denominazione tedesca conosciuta.
Quanto alla discrepanza tra i 3300 toponimi di Berger e i 6000, al Cai spiegano di avere preso in considerazione dall’inizio un corpus molto più consistente di nomi. Sono partiti da oltre 7000 e sono arrivati al massimo a 6000. Nella scrematura sono stati esclusi, per fare qualche esempio, boschi ritenuti privi di valenza escursionistica, malghe e altri beni privati. Broggi ieri pomeriggio si dichiarava ancora fiducioso: «Non potevamo aderire alla proposta di tremila toponimi dell’assessore Berger. Il nostro compito di consulenti è comunque terminato». (fr.g.)

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